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Lazio, un girone d’andata tra luci e ombre: Sarrismo solo a sprazzi
Il girone d’andata della Lazio è stato caratterizzato da una forte discontinuità: i 31 punti ottenuti sono stanzialmente quelli meritati
Con la gara vinta mercoledì pomeriggio sul campo del Venezia si è concluso il girone d’andata della nuova Lazio di Maurizio Sarri. Diciannove partite condite da pochi alti e molti bassi, sintomo di un cambio di concetto e di filosofia calcistica ben lontana da quella dell’importante predecessore e quindi proprio per questo difficile da assimilare in soli sei mesi.
I trentuno punti totalizzati e il conseguente ottavo posto alle spalle di Roma e Fiorentina e a distanze comunque importanti dalla zona Champions (l’Atalanta quarta dista sette punti) inquadrano perfettamente tutti i difetti e i pochi pregi del cammino degli uomini del Comandante. Non sono comunque mancati comunque successi da sottolineare come quello per tre a due nel derby il pesante tre a uno rifilato all’Inter a metà ottobre. Fanno però riflettere gli scivoloni col Napoli (pesantissimo 0-4 in trasferta) e soprattutto quelli con squadre sulla carta abbordabili come Bologna e Verona.
Al netto del recente scivolone contro il Sassuolo, va sottolineato come nell’ultimo mese il trend sembra essere positivo. La squadre pare aver cominciato ad assimilare, seppur lentamente, le ossessive e specifiche richieste dell’ex Napoli. Un calcio palleggiato, un recupero della sfera immediato e con i tempi giusti, le corrette marcature preventive necessarie in un sistema che prevede un baricentro comunque molto alto (e probabilmente poco adatto agli interpreti in rosa): tutte particolarità che Sarri spera di limare in via definitiva nella seconda parte di stagione.
Se la Champions appare oggi francamente impossibile, agguantare un posto europeo potrebbe dare un senso diverso ad una stagione inevitabilmente di transizione per preparare poi l’effettiva rivoluzione estiva. Tutti a Formello sono convinti che il Vangelo Sarrista sia quello giusto per il definitivo salto di qualità.