Yakin e non solo: pista estera per la Lazio

La dirigenza vuole un mister esperto: spunta pure Rolando Maran

Voci tante, certezze poche: chi sarà il prossimo allenatore della Lazio? Tra mezze conferme e smentite, di sicuro, un nome non c’è, ma non è da sottovalutare la pista estera, ovvero quella di un profilo di allenatore straniero che, già in passato, la Lazio aveva del resto preso in considerazione (arrivando perfino a mettere sotto contratto Vladimir Petkovic, ricordate?). Per adesso si fanno diversi nomi: quello di Murat Yakin, allenatore svizzero ex Basilea, oppure quello di Jorge Sampaoli, ex commissario tecnico del Cile, passando perfino per il miraggio Brendan Rodgers, ex allenatore del Liverpool. Per il momento non si può dire molto: sono tutti nomi senz’altro spendibili per il dopo-Simone Inzaghi, se non altro perché liberi da impegni, ma restano da valutare le idee di Claudio Lotito e del direttore sportivo Igli Tare, che avrebbero una sola sicurezza, quella di puntare su un allenatore con alle spalle già una certa esperienza, se non internazionale almeno nel nostro campionato.

SPUNTA MARAN – Sembrerebbe quindi già esclusa a priori l’ipotesi di una conferma di Simone Inzaghi, al momento abbastanza lontana, riporta Il Messaggero, mentre spunta a sorpresa il nome di Rolando Maran, attuale allenatore dell’ottimo Chievo Verona. Poi le voci: qualcuno avrebbe visto Tare a pranzo con Gianni De Biasi, attuale commissario tecnico dell’Albania, ma quest’ultimo ha seccamente smentito («Non vedo Tare da oltre un anno»). Si continua a parlare poi di Walter Mazzarri, che non conferma, ma nemmeno smentisce («Preferirei non parlarne»), infine il nome che per il momento rimane in pole position, quello dell’ex c. t. azzurro Cesare Prandelli, l’unico a farsi avanti con dichiarazioni al miele proponendosi di fatto per la panchina biancoceleste («Alla Lazio non direi di no, Lotito è un presidente con le idee molto chiare»). Tanti nomi, molte suggestioni, ma per adesso l’unica certezza è che non ci sono certezze.