2016
Sale Inzaghi, ma non è lui il favorito
Calano le quotazioni di Mihajlovic: alla Lazio ha paura di bruciarsi
Simone Inzaghi allenatore della Lazio anche la prossima stagione? È una possibilità meno improbabile rispetto a qualche giorno fa. Dopo l’ottima vittoria contro l’Inter, l’ex tecnico della Primavera biancoceleste sembrerebbe scalare prepotentemente posizioni nelle gerarchie del presidente Claudio Lotito e del direttore sportivo Igli Tare. Per il momento Inzaghi non è ancora il favorito numero uno alla panchina della Lazio l’anno prossimo, perché il favorito numero uno resta Cesare Prandelli. L’ex commissario tecnico dell’Italia, l’unico a essersi esplicitamente proposto ai biancocelesti, è quel profilo di allenatore che piace molto a Lotito, soprattutto per la sua esperienza passata a livello internazionale come c. t. Inzaghi però sta prendendo fiducia: la sua freddezza nel saper gestire i momenti difficili, ma anche il suo entusiasmo e la sua voglia di fare, stanno facendo riflettere i biancocelesti, che oltretutto per tenerlo non dovrebbero pagare nessuno sproposito. Al momento si profila una lotta a due tra Inzaghi e Prandelli, gli altri nomi sono in calo.
LAZIO, MIHAJLOVIC FUORI DAI GIOCHI – L’altro nome che si era imposto nelle scorse settimane, quello di Sinisa Mihajlovic, parrebbe essere al momento quasi fuori dai giochi. Se da una parte infatti Prandelli nei giorni scorsi ribadiva: «Vorrei tornare ad allenare in Italia», Sinisa Mihajlovic, che era a vedere la partita tra Lazio e Inter, a domanda diretta su un suo futuro a Roma rispondeva: «Io a Roma? Sono già a Roma!». Un modo per non rispondere: il tecnico serbo, ex bandiera biancoceleste, dopo l’esonero dal Milan starebbe riflettendo sulla possibilità di rimettersi nuovamente in gioco: dopo un entusiasmo iniziale, scrive Il Messaggero, i rapporti con la Lazio sarebbero piombati nuovamente nella freddezza o comunque nell’indifferenza. Il timore, non confessato apertamente, di Mihajlovic, è quello di tentare con la Lazio un avventura che rischia però di bruciarlo nuovamente dopo quella tutt’altro che positiva in rossonero.