2016
Curva Nord: «Lotito subdolo e falso»
«Ha parlato di spaccio e prostituzione, noi ne siamo lontani anni luce»
La guerra è guerra, ma quella tra i tifosi della Lazio e Claudio Lotito va avanti da anni senza un vero vincitore: una sconfitta c’è già ed è proprio la squadra biancoceleste, che paga ormai da tempo dazio di una situazione difficile tra proprietà a Curva Nord. L’ultimo attacco è partito proprio dal numero uno biancoceleste che per l’ennesima volta, l’altro giorno, nel corso di una pubblica discussione aveva tacciato le curve italiane, quella laziale in primis, di essere ritrovo spacciatori e prostitute (a dirlo, a dire il vero, era stata anche una ricerca del Comitato Provinciale di Sicurezza tempo fa, ma si trattava di casi circoscritti). Ieri la Curva Nord, con un comunicato diramato, ha risposto a Lotito, non nuovo a piccole provocazioni: «Il signor Lotito, con le sue parole, pronunciate poi in un contesto di ragazzi, ha superato il limite. Un modo subdolo e falso per attaccare la nostra curva – si legge nel comunicato – . Per questo e per tanti altri motivi, caro presidente, il tifoso laziale ti ha voltato le spalle per sempre. E sempre per questo motivo, per dimostrare a tutti quanto il popolo biancoceleste sia unito, abbiamo deciso di seguire il derby insieme, lontano dallo stadio. Questa curva non si divide».
LA CURVA NORD: «QUI NON C’È SPACCIO» – «La Curva Nord non può rimanere in silenzio e non rispondere alle ultime uscite del presidente Lotito che, ospite all’Università Europea di Roma, ha oltraggiato per l’ennesima volta la nostra gloriosa curva. Una curva dove hanno sempre regnato amicizia, valori, fratellanza e spirito ultras – si legge ancora nel comunicato dei tifosi laziali indirizzato a Lotito – . Nascondendosi dietro a presunti riscontri del Comitato Provinciale della Sicurezza ha parlato di prostituzione e di droga all’interno della Nord. Non possiamo accettare che un simile personaggio faccia questo tipo di accuse infamanti nei confronti nostri e, tra le altre cose, di tutte le donne che frequentano la curva. Lo sfruttamento della prostituzione è un reato deplorevole e abominevole, lontano anni luce da quelli che sono i nostri principi e il nostro credo. Nessuno potrà mai sostenere una simile teoria senza trovare la nostra più ferma opposizione e ribellione. E questo vale anche per le accuse di spaccio in Nord». La guerra è guerra.