2013
Lazio, Tagliente: «Certe punizioni non bastano»
TAGLIENTE LAZIO QUESTORE – Francesco Tagliente è stato Questore di Roma, nonché responsabile della sicurezza della Nazionale prima di essere trasferito a Pisa. A margine di un evento organizzato per ricordare la firma delle leggi razziali a San Rossore, l’alto funzionario dello Stato ha parlato del fenomeno razzismo legato al calcio, toccando anche il discorso relativo alla tifoseria della Lazio:
GIUDIZIO TAGLIENTE – Queste le sue dichiarazioni al Corriere dello Sport riprese da Lazio News 24: «Il rigore è necessario nella repressione dei reati, ma occorre mettere in atto anche una strategia di legalità di più ampio respiro che deve servire a tutelare la collettività dall’ignoranza di pochi: con la cultura, che in questo caso si traduce con un percorso da fare con club e tifosi. Il 7 novembre, a Roma, allo stadio l’Olimpico, si gioca a porte chiuse. Una decisione molto forte dell’Uefa per sanzionare i cori razzisti di frange di tifosi definite malate. Le punizioni sono giuste, ma non bastano per questo penso al ruolo della cultura. Perché non è giusto che paghino tutti per l’ignoranza di pochi».