L’enorme hype attorno al progetto per l’impianto della Roma sblocca indirettamente i desideri della Lazio: i dettagli

Lo stadio della Roma e il suo procedere hanno mosso qualcosa anche nell’altro club della Capitale. La Lazio si gode Simone Inzaghi, i risultati e i suoi gioielli, ma al tempo stesso riflette sulla possibilità di dotarsi anch’essa di un nuovo impianto tutto di proprietà. Scartata da tempo l’ipotesi del Flaminio (ormai in disuso), si sta lavorando a una nuova possibilità. In fondo, anche lo stesso tecnico laziale – nella conferenza stampa pre-Zulte – non si è nascosto: «Mi piacerebbe essere il primo allenatore della Lazio a giocare nel nuovo stadio. Non capisco perché non dovremmo anche noi avere un impianto di proprietà».

DIALOGO CON IL COMUNE – Proprio per questo, la Lazio ha preteso un’immediata parità di trattamento dal Comune di Roma, ovviamente molto coinvolto nella costruzione dello stadio giallorosso. Stando a quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”, la speranza del club biancoceleste è di avere un incontro con il Comune entro fine dicembre. Ci fu un primo progetto del 2006, bocciato dall’allora giunta Veltroni per la speculazione edilizia e il rischio di esondazione del Tevere; ma il fulcro del progetto rimarrebbe nei terreni della Tiberina, di proprietà del patron laziale. Il sogno è una vera e propria “Cittadella dello Sport”, pronta ad accogliere non solo il club calcistico, ma anche altre sezioni della polisportiva.