Conference League
Lazio, Sarri: «In Europa non esistono sfide semplici»
Le parole di Maurizio Sarri in conferenza in vista dell’impegno europeo di Conference League della Lazio contro il Cluj
Maurizio Sarri interverrà in conferenza stampa da Formello alla vigilia della sfida tra Lazio e Cluj in Conference League, gara valida per l’andata degli spareggi della competizione. Di seguito le sue parole.
CONFERENCE – Quando si parla di Europa non si può parlare tanto. Va rispettata e presa in maniera seria. Sono sempre partite serie e importanti.
ASPETTO MENTALE – Se fosse così l’allenatore guadagnerebbe 100 milioni di euro l’anno, i 100 mila. Certi calciatori hanno certe caratteristiche mentali, altre no. Quanto una società e un ambiente sente una partita può incidere.
CAMPIONATO – È una priorità perché ci può dare introiti maggiori rispetto alla Conference League. Però da un punto di vista sportivo la Conference ci interessa. Uno non fa le scelte in relazione alla competizione, ma alla stanchezza dei ragazzi.
PORTIERE – Non ho scelto, ho cominciato a parlare coi preparatori dei portieri. Vediamo e decidiamo oggi.
OPPORTUNITA’ PER CHI GIOCA MENO – Devono alzare il ritmo in allenamento, altrimenti gli verrà data poche volte la possibilità in panchina.
PELLEGRINI – Un ragazzo che sta crescendo a livello di condizione, gli ultimi test sono buoni. Deve entrare in una linea che lavora in modo diverso dalle altre difese italiane, non è ancora allineato, ci sta mettendo del suo, vediamo se domani può giocare per uno spezzone.
IMMOBILE – Ha un leggero sottofondo di giramento, come quelli abituati a segnare un gol a partita e che non segna da un paio di mesi. Non può fare due partite intere in tre giorni, vedremo domani se farlo giocare uno spezzone o meno.
CLUJ – Inutile pensare al blasone di una squadra, a livello europeo vengono fuori gare tirate, al limite dal punto di vista fisico. Approcciare alla gara opensando che non sia difficile è qualcosa di superficiale che si paga carissimo. Ho visto le ultime partite del Cluj, sono condizionate dalle condizioni atlmosferiche. Campo ghiacciato, neve, vento. Vengono fuori match particolari, hanno dentro due-tre giocatori di livello. Alcuni mi sono sembrati forti e pronti per qualsiasi piazza.
MENTALITA’ – Per costruire un modo di pensare ci vogliono anni, nasce dalla continuità e dalla ripetitività. Da quello che fai tutti i giorni, da come ti alleni. Non credo che in 3/4 giorni perché si gioca in Europa possa cambiare qualcosa
ROSA TROPPO CORTA PER PUNTARE SU DUE FRONTI – Penso di sì ma spero di non andare fuori. Ogni anno però fa storia a sé. Posso dire che nell’ambiente Juventus quando la Lazio era a -1 i dirigenti mi dissero concentrati sull’Inter e non sulla Lazio perché la Lazio non c’è la può fare.
INFORMAZIONI DA RADU – Non è con noi perché è in mano allo staff medico. Non abbiamo avuto grosse informazioni ma li abbiamo studiati. Ci sono due o tre giocatori di interesse internazionali.
GILA – Lo prenderò in considerazione, ha avuto un infortunio fastidioso e non era al top. Ora l’ho visto meglio e con Romagnoli out lo terrò in considerazione.
VECINO E BASIC – Basic ha avuto un periodo di stanca, mi sembra in crescita. Vecino ha accusato il Mondiale dal punto di vista mentale, si sentiva responsabile dell’eliminazione. Ora sta meglio e ci sarà utile
POST ATALANTA – Il momento non fa piacere ai giocatori, ma non c’è un’occasione per rialzarsi. Bisogna farlo a prescindere. Ci dobbiamo tirare fuori da questi momenti di difficoltà. Una mano non te la dà nessuno, dobbiamo darcela da soli.
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