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Lazio, il dentista non ha fatto male. Ma ci sono ancora step da superare
La Lazio sta ritrovando se stessa. Pari beffa contro l’Atalanta, dopo una buona prova. Ma il progetto Sarri è ancora incompleto
La Lazio è uscita indenne dalla prova del dentista Atalanta. Con un pizzico di fortuna in più avrebbe anche portato a casa i 3 punti. Non di sutura, ma in classifica. Quattro punti nelle ultime 2 contro Fiorentina e Atalanta, e soprattutto due prove importanti, da squadra, come richiesto da Sarri. E anche con Luis Alberto e Sergej Milinkovic-Savic titolari, seppur con qualche aggiustamento. E’ Danilo Cataldi l’equilibratore: il centrocampista laziale ha soffiato il posto a Leiva in questo frangente, e ha anche inventato calcio, lanciando Immobile con alcuni palloni deliziosi. Ora c’è un Danilo Caltadi in più per la formazione di Maurizio Sarri, che sembra aver trovato la quadra e l’assetto giusto. L’ultimo step avverrà quando in questa squadra riuscirà a giocare titolare anche Manuel Lazzari da terzino destro. Sin qui, di fatto, non ci è ancora riuscito. La trasformazione da esterno a 5 a laterale a 4 non è semplice e il giocatore ex SPAL ha patito più di tutti il passaggio al Sarrismo.
Marsiglia e Salernitana: la prova del 9 e del 10
Dopo Luis Alberto e Milinkovic-Savic, schierati insieme e con grandi risultati; dopo il lancio di Basic (un elemento che ha dimostrato di sapersi inserire in area e di essersi già inserito nei meccanismi laziali), dopo la crescita di Danilo Cataldi («Cataldi a livello di dinamismo è straordinario, per me può diventarlo anche a livello tecnico perché ha ottimi piedi. Lucas Leiva è più bravo nel dare ordine e nelle traiettorie» ha detto Sarri che valuta anche il rinnovo con la Lazio) ancora altri piccoli passi nel disegno della Lazio perfetta, quella del 4-3-3 di Maurizio Sarri. E nel weekend arriva la prova del nove con la sfida contro la Salernitana, dopo l’Europa League contro il Marsiglia. Due sfide da non sbagliare, per non vanificare gli sforzi fatti in questi ultimi giorni.