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Lazio Roma: a cosa pensano Sarri e Mourinho per darsi scacco matto

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Domani il giorno del Derby della Capitale tra Lazio e Roma: ecco come arrivano le due squadre alla stracittadina

A rendere incandescente il derby capitolino ci sono state le schermaglie dialettiche di Sarri e Mourinho in settima, ma soprattutto c’è una classifica dove le due squadre sono separate da un punto e chi perde si troverebbe una strada verso la Champions piuttosto complicata. E proprio l’Europa ha consegnato due situazioni molto diverse con gli impegni avvenuti in settimana: la Lazio ha preso 3 punti col Feyenoord che hanno risollevato morale e classifica, aprendo un’occasione concreta alla qualificazione. La Roma ha fatto una brutta figura a Praga, Mourinho ha accusato i suoi, tutti a eccezione di Bove, il momento è insomma alquanto delicato.

Quali sono i due temi più pressanti in agenda domani? Affidiamoci a quel che scrivono i quotidiani della città, visto che i due allenatori hanno trascorso la vigilia in silenzio e i loro pensieri si possono solo intuire.

1) Sarri meno Sarrista. Scrive Fabrizio Patania sul Corriere dello Sport: «Gli ultimi due derby hanno raccontato una Lazio diversa dai principi sarriani, più chiusa e raccolta, dedita a coprire le linee di passaggio e molto meno al pressing, anche se il gol di Felipe nacque da un pallone recuperato nell’area romanista da Pedro, abilissimo a soffiarlo a Ibanez». Di conseguenza: «La Lazio dovrà trovare il giusto compromesso tra fase di attesa e pressioni avanzate. Distanze corte, movimenti orientati sul pallone. Solita strategia con un’accortezza: schermare Lukaku, fargli arrivare il maggior numero di palloni. E ripartire».

2) La mossa di Mourinho. Il Messaggero ha ipotizzato un’idea che non trova corrispondenza in altre testate: «Per dare più imprevedibilità al reparto, non è da escludere che Renato Sanches parta titolare: un centrocampista box to box, con la capacità di dribbling e buon tiro. L’incognita è la resistenza fisica, perché la sua fragilità preoccupa Mourinho. Per questo lo sta utilizzando gradualmente: una ventina di minuti con il Lecce e solo 13 con lo Slavia Praga. Quella con la Lazio potrebbe essere la sua prima gara dal 1’ a distanza di quasi due mesi». Sarebbe il massimo per un portoghese affidarsi a un connazionale e vincere così il derby.

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