2009

Lazio, Reja: “Spirito ritrovato, ora torniamo quelli di prima”

Pubblicato

su

“Ci siamo ritrovati”. E’ l’urlo convinto della Lazio dopo il sofferto pareggio strappato a San Siro. Da Bologna a Milano, passando per la vittoria scaccia crisi raggiunta con la Fiorentina: in casa biancoceleste c’è la convinzione di aver intrapreso il viatico giusto verso rinnovate ambizioni di vertice. L’uscita dal tunnel, che dall’inizio del 2011 ne aveva rallentato la marcia e le certezze, sembra ormai prossima. Ancor di più dopo aver ritrovato quell’armonia di intenti che aveva contraddistinto la prima parte del campionato. “Spirito di gruppo, compattezza, voglia di sacrificarsi, intensità “, sono solo alcuni dei cavalli di battaglia che Reja da un anno a questa parte sta cavalcando per completare definitivamente il processo di crescita mentale. Si chiuderà  domani pomeriggio con il Chievo il cosiddetto “mese della verità “. Dal pareggio con il Genova nel giorno dell’Epifania alla sfida con i clivensi, 30 giorni di alti (pochi) e bassi (molti), in cui però la Lazio ha avuto il merito di scrollarsi di dosso gli innati limiti di natura caratteriale, che erano tornati a fare capolino. Una reazione di gruppo che l’ha mantenuta sulla scia delle prime della classe, una presa di coscienza rabbiosa e propedeutica allo sprint finale della stagione: “Dopo lo 0-0 con il Milan qualcuno ha storto il naso, i tifosi forse non si sono sentiti pienamente gratificati “? ha spiegato Reja nella consueta conferenza stampa pre-gara – , Ma non si è tenuto conto di quanto sia dura giocare a San Siro. Per questo i ragazzi hanno un doppio merito, hanno disputato una prestazione di grande intensità  ed equilibrio. Hanno retto bene, anche se con degli episodi fortunati. E’ stata una grande prova di gruppo, in queste ultime partite abbiamo ritrovato lo spirito giusto, quello che ha animato il girone di andata, la squadra è cresciuta mentalmente e questo è fondamentale per i nostri valori. Se non si lavora in modo compatto si fa dura. Da questo punto di vista stiamo facendo benissimo, ora dobbiamo riprendere il cammino che abbiamo lasciato circa 20 giorni fa. Ma ripeto, la squadra è in crescita, è galvanizzata dagli ultimi risultati, adesso mi aspetto di vedere una Lazio tonica“.

A testare la concretezza dei miglioramenti palesati nelle ultime giornate tra 24 ore sarà  il Chievo di Pioli, imbattuto nelle ultime 5 giornate di campionato: “Affronteremo una squadra che sta vivendo un momento particolare di forma, è organizzata, e duttile dal punto di vista tattico (il successo contro il Napoli è stato caratterizzato dal cambio di modulo, dal 4-3-1-2 al 5-3-2, ndr). Hanno doti tecniche e dinamismo. E’ una squadra da affrontare con il piglio giusto, con tanta applicazione e soprattutto tanta corsa. Se ci mostreremo in difficoltà  da questo punto di vista ci metteranno in difficoltà “.

Archiviato il doppio turno di squalifica e le polemiche dell’ultimo mese, in avanti Mauro Zà rate avrà  l’occasione per rilanciarsi. Potrà  farlo proprio contro quel Chievo con cui all’andata festeggiò l’agognata prima rete in campionato: “Penso che abbia trovato serenità , un po’ di riposo gli ha fatto bene. Oggi deciderò se impiegarlo dal primo minuto. Sono tutti pronti ad entrare, devo valutare bene chi è più o meno in condizione. Dal punto di vista mentale l’ho visto bene, in allenamento si è molto impegnato, a parte i primi 10′ della seduta di mercoledì in cui è stato un po’ sufficiente. Ma ha subito capito e ha dimostrato di stare in salute dal punto di vista mentale. Se continua a lavorare cosi può avere solo dei benefici”.

A fianco del numero 10 ci sarà  Libor Kozak: “Lui è un uomo d’aria di rigore, ma fa anche grande movimento, aiuta molto i compagni. Chi gli gioca vicino, Zà rate ma anche Floccari e Sculli, può trarne dei grandi vantaggi”. Se l’argentino sarà  animato dalla motivazione di dimenticare gli strascichi emotivi post-derby, il giovane ceco vorrà  lasciarsi alle spalle le polemiche insorte dopo gli infortuni di Legrottaglie e Bonera: “Non sono d’accordo con le dichiarazioni di Galliani “? sottolinea Reja – Conoscendo Kozak non l’ha fatto apposta. Finita la gara si era preoccupato per la salute dei calciatori del Milan, il giorno dopo ha chiesto anche scusa, ma non l’ha fatto volutamente. Voglio chiudere la parentesi perchè non vorrei che ora fosse condizionato. Lui ha spirito combattivo, quando si muove trova anche avversari che non regalano niente. Cerca di ripararsi perchè anche lui prende molte botte. Il problema è che quando ti scontri con lui rischi di farti male”

Teme la corsa e l’aggressività  dei veneti Reja e per questo manderà  in campo l’undici che dal punto di vista fisico gli garantirà  maggiori certezze. Superato l”?infortunio nel cuore del campo, l’osservato speciale è Francelino Matuzalem. Ledesma ha bisogno di un turno di riposo, il brasiliano è in rampa di lancio, ma il tecnico vuole avere la certezza di una condizione ottimale: “In questa settimana ha fatto bene, oggi dopo aver parlato anche con i medici valuterò e deciderò se impiegarlo subito o portarlo in panchina. Per noi il suo rientro è importante, ci do tecnica nella zona centrale, ma per giocare deve stare bene. Ovviamente non potrà  essere al 100%, ma se in questi due giorni mi darà  certezze fisiche giocherà  dall’inizio”.

Chi certamente non partirà  dalla panchina, malgrado un periodo di forma non eccezionale, è Hernanes: “Dal punto di vista fisico non è che sia molto brillante, per poter dare un contributo importante deve entrare in campo con la convinzione giusta, anche mentale. Se scende in campo non al massimo può anche incorrere in prestazioni non eccellenti. Mi auguro che in questo finale possa trovare più sicurezze e meno titubanze. Per noi è fondamentale, è il collante della squadra e l’uomo delle rifiniture”.

Dopo aver assordato un turno di riposo con il Milan, a centrocampo dovrebbe tornare Mauri dall’inizio. L’indiziato numero uno a lasciargli spazio dovrebbe essere il positivo Gonzalez: “Sta andando molto bene, è colui che ci ha dato il cambio di passo nella zona centrale del campo. Dal punto di vista della corsa è un giocatore molto importante. Non so se domani lo impiegherò o meno dall’inizio, ma devo tenerlo in considerazione anche perchè domani bisogna correre. Ho bisogno di gente che da questo punto di vista ci sia. Insieme a Mauri? Ci può stare, ma sarebbe problematico perchè entrambi spingono molto”.

Interpreti a parte, la priorità  (dopo quella di fare risultato) è quella di tornare a sciorinare un calcio convincente, gratificando nuovamente il tifoso: “I tifosi fino a poco tempo fa erano soddisfatti, poi con l’inizio del nuovo anno siamo andati al di sotto delle aspettative ed è normale che qualcuno storcesse il naso. Se dovessimo fare risultati, riprendere la strada vecchia e giocare partite piacevoli è chiaro che la gente si riavvicinerà . Ora ci stiamo riprendendo, speriamo di continuare perchè noi abbiamo grande bisogno del pubblico”.

E proprio i primi mugugni del pubblico, oltre che un mercato invernale non completato, hanno apparentemente messo in dubbio il suo futuro sulla panchina capitolina: “Io vivo alla giornata, non voglio tornare sopra al discorso contrattuale, anche perchè ogni volta che lo faccio mi porta sempre male. Con la società  c’è accordo, ci sono vedute, programmazioni e strategie comuni di cui parliamo quotidianamente. Non ci sono problemi, ma ora dobbiamo pensare al campionato, dobbiamo centrare gli obiettivi. Quando tutto sarà  finito se ne riparlerà , rimandiamo tutto ad aprile e maggio, semplicemente perchè ho sempre fatto cosi la mia carriera”.

Sul mercato appena concluso non fa drammi ma non si nasconde: “Avevamo fatto un programma di massima, la squadra aveva bisogno di qualche ricambio, ma non tutte le cose possono andare a buon fine. Bisogna stare attenti a fare dei movimenti anche in ottica di fair play finanziario. Quando non puoi fare operazioni devi sfruttare le risorse che già  si hanno in organico. E cn queste fino ad ora non abbiamo fatto male, anzi benissimo”.

Exit mobile version