2009
Lazio, Reja: “Ecco come siamo arrivati qui”
Guarda tutti dall’alto Eddy Reja, con la sua Lazio al vertice della Serie A. La Gazzetta dello Sport l’ha intervistato per capire come si sta da soli in testa alla classifica, partendo però dall’età avanzata del tecnico ex Napoli: “Nessun rimpianto. Sono arrivato tardi sulla ribalta anche per colpa mia: quando ero più giovane ero un po’ allergico ad accettare i compromessi. Vedrete che tra un po’ tutto si riequilibrerà , le grandi ci stanno mettendo un po’ a carburare, ma presto torneranno a viaggiare a pieno regime. Capello pronosticò una grande Lazio? Fabio ha detto che i risultati arrivano solo se all’interno della “bottega” tutto funziona. Ecco, se noi riusciremo a lavorare con lo spirito e con l’unità d’intenti che abbiamo avuto finora, potremo continuare a essere dei protagonisti importanti del campionato. I vecchi problemi di spogliatoio? Se non si rema tutti nella stessa direzione nel calcio non si va da nessuna parte. La primavera scorsa la Lazio si trovava in una situazione disperata all’interno e all’esterno. Non è stato facile venirne
fuori. Ce l’abbiamo fatta proprio perchè siamo riusciti a creare un gruppo solido e unito, ma non è stato facile.Ã? Anche perchè la squadra è rimasta più o meno la stessa della stagione scorsa. Hernanes? Giocatore straordinario. Devo ringraziare Lotito e Tare che me lo hanno portato. Io, nel mio piccolo, ho fatto il “rompiscatole” per farglielo prendere. Era il tipo di giocatore che ci mancava per fare il salto di qualità . E il vero Hernanes lo dobbiamo ancora vedere. Non è al top a livello fisico e deve sintonizzarsi meglio sul nostro calcio. Quando lo farà sarà ancora più determinante. Zarate? Ha mezzi straordinari, deve solo imparare a mettersi più a disposizione della squadra. Lo sta già facendo e sono convinto che lo farà ancora di più. E tornerà quello devastante del primo anno. L’aquila? Già , l’aquila. Che emozione. Nel calcio ne ho viste tante, ma questa mi mancava. Io, poi, sono privilegiato perchè la osservo tutti i giorni a Formello. I primi tempi mi incuteva un certo timore. Adesso no, è davvero uno spettacolo vederla.