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Lazio voto 6,5: via a un nuovo ciclo ma ci vuole tempo per i risultati
Il giudizio al 2021 della Lazio. Un cambio di allenatore ma anche di filosofia. La strada è giusta: ci vogliono pazienza e fiducia
La Lazio ha chiuso la prima parte del 2021 con un sesto posto in classifica che è valso la qualificazione all’Europa League. Agli uomini di Simone Inzaghi non è riuscito un nuovo miracolo per la qualificazione in Champions League ma quella passata, resta sicuramente un’ottima annata per la formazione biancoceleste che ha fatto vedere un ottimo calcio, ha messo in mostra delle grandi individualità ma soprattutto un’ottima organizzazione di squadra. Questo il segreto della formazione di Simone Inzaghi che grazie alle sue idee è riuscito poi ad esaltare il singolo e l’ottimo lavoro svolto alla Lazio lo sta ripetendo anche all’Inter. In estate è arrivato il divorzio non digerito da tutti. Forse poteva andare diversamente ma gli applausi riservati a Inzaghi al ritorno all’Olimpico valgono più di mille gesti e di mille parole. Ma la Lazio ha scelto di puntare su un allenatore di ‘grido’, ingaggiando Maurizio Sarri, vincitore di un Europa League con il Chelsea e di uno Scudetto con la Juventus.
Nuovo ciclo con Sarri: lavori in corso
Va detto: la campagna acquisti non è stata esaustiva ed azzeccata. Il tecnico ha portato le sue idee con un diktat importante: la difesa a 4. Non è facile dunque riuscire a creare nuovi meccanismi, passando dalla difesa a 3 che aveva regalato grandi soddisfazioni a questa squadra, alla difesa a 4. Alcuni elementi, quali Lazzari e Acerbi ne hanno risentito ma anche con Luis Alberto il feeling non sembra essere mai sbocciato. Ci sono delle cose da rivedere, ci sono stati degli alti ma troppi bassi. La classifica però racconta di una Lazio a quota 31 punti, a -3 dalla Juve quinta e a -7 dall’Atalanta quarta, ultimo posto disponibile per la Champions. C’è un intero girone di ritorno e tutto può ancora succedere. La sensazione però è che per puntare alla Champions serva uno step in più, sia sul mercato che sotto l’aspetto mentale. Ma il tempo è tutto dalla parte di Sarri. E il rinnovo fino al 2025 è un chiaro ed evidente segno del progetto che ha in mente Lotito.