2016
Lazio, Keita: «Sono infortunato». Peruzzi: «E’ scappato»
Prosegue la guerra a distanza tra Keita e la Lazio
Non c’è pace in casa Lazio. Il club biancoceleste ha dovuto far fronte a diversi casi nel corso della preparazione estiva, ultimo quello di Keita. Il giocatore doveva partire dal primo minuto oggi con l’Atalanta ma ieri non si è allenato nonostante i controlli medici che hanno escluso infortuni: il giocatore ha dichiarato di accusare ancora qualche fastidio e Inzaghi non lo ha inserito nella lista dei convocati. Qualcuno ha parlato di ‘mal di pancia’ da mercato ma il giocatore ha negato tutto con un post su Facebook.
IL POST DI KETIA – «Non permetto a nessuno di mettere in dubbio la mia parola. Ho un problema al ginocchio e, dopo una visita effettuata per una brutta botta, mi è stato detto di non rischiare contro l’Atalanta. Strano che non lo capisca chi è stato giocatore e ha provato queste sensazioni. Sono un professionista e vivo per giocare. Volevo andare a Bergamo per dimostrarlo. Come ho detto in passato daró sempre il massimo per questa società. Fino all’ultimo secondo della mia avventura o del mio contratto. Anche se, come vedete, cercano di mettermi i bastoni tra le ruote in ogni occasione. A questo punto è chiaro che qualcuno pensa, con questi metodi, di costringermi a fare quello che loro vogliono…Ho già detto più volte come la penso. Pur non condividendo questo modo di fare, darò tutto per la Lazio e per i suoi tifosi. Perché io sono orgoglioso di vestire questa maglia, e gioco per la Lazio non per un progetto o per gli interessi di qualcuno.!!».
LA REPLICA – Angelo Peruzzi, club manager, non ci sta e risponde a Keita: «Ancora sto cercando la persona che gli abbia detto di non rischiare contro l’Atalanta; capisco benissimo, visto che ho giocato 20 anni, che un forte dolore al ginocchio può indurti a dire cose non tue o che non vorresti. Comunque, sapendo che il ragazzo ha un forte attaccamento alla squadra, alla maglia e ai tifosi, ho subito attivato cinque persone dello staff sanitario per poterlo curare nel pomeriggio, così da recuperarlo il prima possibile. Peccato che non si è presentato, lo comprendo però, perché penso che il dolore al ginocchio era così forte da rimanere e fare i fatti suoi dove più gli piace».