2017

Montella scuote il Milan: «Pessima figura, manca la mentalità»

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Milan ko a Roma contro la Lazio 4-1, pesante battuta d’arresto dopo un inizio di stagione positivo: intervenuto ai microfoni del canale ufficiale, il tecnico Vincenzo Montella ha commentato la debacle dell’Olimpico

E’ terminata ieri la striscia positiva del Milan di Vincenzo Montella che, dopo sei vittorie di fila tra Serie A ed Europa League, è stato sconfitto 4-1 all’Olimpico dalla Lazio di Simone Inzaghi. Intervenuto ai microfoni di Milan TV, l’Aeroplanino ha analizzato così il ko contro i biancocelesti: «E’ stata una brutta sconfitta, credo però che si possano trarre spunti individuali e crescere come squadra nell’approccio alle partite. Anche durante la partita c’è stato qualcosa di positivo: abbiamo perso meritatamente, ma abbiamo avuto solo 15’ in cui abbiamo staccato completamente la spina tra il primo e l’ultimo gol della Lazio. Avevamo iniziato la gara in maniera netta, così come è stato a metà del secondo tempo. Negli ultimi 15’ c’è stato un arrembaggio da parte nostra, anche se sterile. Mancata reazione dopo il 2-0? Con il tempo, con il lavoro e con un pizzico di umiltà si risolve. Non è mancata di sicuro la voglia da parte dei ragazzi, sono mancate fiducia e inerzia, su questo dobbiamo lavorare. Abbiamo fatto tantissimi acquisti negli ultimi due mesi e abbiamo ricevuto complimenti da tutti, questo ci ha distratti un po’. Il calcio italiano è questo, bisogna soffrire: conta tanto la sostanza».

Una brutta sconfitta che Montella ha analizzato cercando di individuare le problematiche della squadra: «Cosa è mancato? Abbiamo iniziato la partita con un’autorevolezza impressionante rispetto alle difficoltà della partita: manca la mentalità in termini di capire il tipo di partita anche all’interno della stessa. Dobbiamo imparare a soffrire e ad essere un po’ più pratici». E non è da escludere, già a partire da giovedì contro l’Austria Vienna in Europa League, l’ipotesi difesa a 3: «Difesa a tre contro l’Austria Vienna? Dobbiamo imparare ad essere polivalenti e a cambiare anche in corsa: noi, con altri interpreti, abbiamo già giocato con la difesa a 3 in Europa League. C’era Romagnoli, unico difensore mancino che abbiamo in rosa, ed era già in programma la possibilità di riproporre uno schieramento a tre. Cosa mi aspetto in vista di giovedì? Una reazione mia e della squadra: lo dobbiamo a noi stessi, alla società e ai nostri tifosi. Veniamo da una pessima figura, voglio vedere un atteggiamento di fiducia e la fame necessaria per giocare a certi livelli».

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