Editoriale

Lazio tra incertezze e lotte intestine: Sarri merita chiarezza

Pubblicato

su

Clima rovente in casa Lazio: dal triangolo Lotito-Tare-Fabiani alle inquietudini di Sarri, che succede ai biancocelesti?

La stagione della Lazio non è iniziata in maniera esattamente lineare. Nel consueto ritiro di Auronzo Maurizio Sarri ha iniziato il suo lavoro tra mille difficoltà, ma a tenere banco ci sono soprattutto incertezze, liti e possibili strappi dolorosi.

Perché la società biancoceleste vive il momento forse più delicato dell’era Lotito, in particolare nelle relazioni tra i massimi dirigenti del club. Dopo circa quattordici anni pare infatti ai minimi termini il rapporto tra il patron e Igli Tare, nel bene e nel male figura cardine del presente e del recente passato.

Ma forse non del futuro, se è vero che le ultime campagne di calciomercato del Direttore Sportivo sono state piuttosto deficitarie e mal digerite dai tifosi. Insomma, il credito che pareva infinito dopo i primi “miracoli” dissolto tra Muriqi e Vavro vari.

Le liti (vere o presunte) degli ultimi mesi la logica conseguenza di strappi sempre più difficili da ricucire. E l’arrivo ormai sdoganato di Fabiani un altro indizio della volontà di modificare la struttura organizzativa e gerarchica del club.

Senza considerare il feeling che si narra mai sbocciato del tutto tra il tecnico toscano e il dirigente albanese. E chissà cosa ne starà pensando proprio Maurizio Sarri di una situazione in piena ebollizione.

E soprattutto che cosa gli stia passando per la testa in questi primi giorni di ritiro affrontati senza portieri e senza o quasi difensori, dunque con possibilità minime se non nulle di lavorare su concetti tattici collettivi. Troppo facile, poi, criticare gli allenatori quando i risultati non arrivano.

Exit mobile version