2012

Lazio, Lotito: “Sbloccare la legge sugli stadi”

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LAZIO LOTITO – Claudio Lotito ha fornito, ai microfoni dei colleghi della Gazzetta dello Sport, la sua ricetta per riportare il calcio italiano ai suoi antichi splendori. Il presidente della Lazio ha fatto capire che bastano tre mosse per far ripartire la macchina del pallone italiano, per riportare ancora più gente allo stadio e restituire ossigeno alle casse dei club: “Va approvata subito la legge sugli stadi, per la quale sta prevalendo una concezione borbonica dello Stato, col totem del vincolo. Il testo così com’è uscito dai lavori parlamentari rappresenta un giusto compromesso, ora non prevalgano i radicalismi. Con stadi polifunzionali si otterrebbero maggiori ricavi, una più stabile patrimonializzazione delle società e il tifoso smetterebbe di essere un cliente per diventare parte integrante della squadra. Occorre una riforma globale dei campionati per assicurare sostenibilità al sistema e liberare risorse, con una Serie A a 18 squadre, una B a 18, una retrocessione diretta e l’altra attraverso uno spareggio con una di B. Bene la riduzione a 60 della Lega Pro ma siamo sicuri che si trovano 60 club in grado di essere competitivi? I fattori chiave da prendere in considerazione sono il bacino d’utenza e la forza imprenditoriale. Serve un pacchetto di riforme, una parte attraverso la revisione delle Noif e dello statuto federale, un’altra con un passaggio in Parlamento. La Legge 91 sul professionismo è fuori dal tempo, da quando fu promulgata il calcio è stato stravolta: si è passati dalle società senza fini di lucro alle quotazioni in Borsa. Poi va riformata la giustizia sportiva e bisogna pensare di introdurre la tecnologia per supportare gli arbitri. Se l’ha fatto il tennis con l’occhio di falco, perché non può farlo il calcio?

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