2020

Lazio, Lotito: «Problema etico? Non togliamo i tamponi a nessuno»

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Claudio Lotito parla della ripresa della Serie A dopo l’emergenza Coronavirus. Ecco le sue parole sul problema etico

Claudio Lotito, in un’intervista a La Repubblica, parla della ripresa della Serie A e del problema etico legato ai tamponi.

ESPERTI – «In Lega ho ascoltato le considerazioni di cosiddetti esperti, consulenti medici delle squadre. A chi di loro ci sconsigliava di riprendere gli allenamenti, ho chiesto che me li vietassero, ma su presupposti scientifici. Invece mi dicevano “che figura facciamo di fronte ai morti?”. Io gli ho spiegato la natura del virus — prima di fare altro, ho studiato medicina e pedagogia — e ho detto che mi sarei aspettato i test sierologici, utili a vedere chi il virus lo ha già avuto, oltre al tampone che verifica solo lo stato del momento. A un medico dissi che andava bene per fare il professore di chitarra e mandolino».

PROBLEMA ETICO – «Certo che esistono. Al punto che ai miei dipendenti ho fatto un’assicurazione individuale. Come Federazione abbiamo rappresentato la possibilità di avere accordi con il Campus biomedico di Roma e altre strutture private o pubbliche, non leviamo tamponi a nessuno, e poi sono in numero esiguo quelli che ci occorrono: 40 tamponi a squadra per 20 società. Vanno fatti tre volte, a stare larghi sono 2500 tamponi».

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