2009

Lazio, Lotito: “Devo tutelare i miei azionisti”

Pubblicato

su

“Le mie esternazioni non sono volte soltanto al rammarico per una sconfitta immeritata, ma per alcuni fatti che snaturano la certezza del diritto”. Il presidente della Lazio Claudio Lotito, intervenuto a Radio Anch’io lo Sport su Radiouno, torna ad esprimere la sua amarezza per gli episodi che hanno portato la sua squadra alla sconfitta al San Paolo contro il Napoli, in particolare il gol fantasma di Brocchi con la palla abbondantemente entrata in porta. “Quello che qualcuno dimentica è che il calcio di una volta era romantico e non incideva sul bilancio, oggi invece entrare in champions o meno significa 25 milioni, la Lazio è quotata in borsa e io ho il diritto di difendere gli azionisti affinchè venga rispettato il diritto. Si parla di compensazioni, che guardando le partite della Lazio non ci sono state; noi abbiamo avuto 2 rigori in tutta la stagione e ci sono squadre che ne hanno avuto 14, molti opinabili. Tutti i cambiamenti di regole che ci sono stati in questi anni sono partiti dal sottoscritto, a partire dalle penalizzazioni per chi non paga l’Irpef. Dobbiamo creare uniformità  di giudizio, altrimenti la gente allo stadio non ci va più perchè ha sfiducia nelle istituzioni. Ho avanzato sospetti dicendo che è inutile giocare? Non ho mai detto queste cose, ho detto semplicemente cosa dobbiamo fare che è una cosa completamente diversa. Lo scorso anno dissi che ci serviva l’ausilio della tecnologia e mi è arrivato un deferimento. Io sono entrato in un sistema dove non si pagavano le tasse e l’Iva non era un dato sensibile per iscriversi al campionato, mentre fuori dal calcio per chi non paga l’Iva c’è l’arresto”.

Fonte: Repubblica.it

Exit mobile version