Lazio, Ledesma: "Ritrovato lo spirito giusto" - Calcio News 24
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2009

Lazio, Ledesma: “Ritrovato lo spirito giusto”

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Fa scudo Cristian Ledesma. Alza un muro protettivo sulla sua Lazio, che dopo il pareggio di San Siro è stata criticata per essersi barricata all’interno della propria metà  campo; difende il rampante ma inesperto Kozak, terminato in una gogna mediatica dopo gli infortuni di Bonera e Legrottaglie. Fuori come dentro dal campo, è lui il primo difensore della causa biancoceleste: “Quando la Lazio fa un risultato c’è sempre un “ma”. Io non penso che giochiamo male o che pensiamo solo a difenderci. A Milano è stata una partita intensa, lottata dal primo all’ultimo minuto “? ha spiegato ai microfoni della radio ufficiale della Lazio – Si dice che non abbiamo giocato bene, ma la Lazio ha messo in difficoltà  la prima squadra del campionato. La cosa fondamentale è continuare a crescere, guardare a quanto fatto nelle precedenti gare e migliorare di volta in volta“.

Dopo l’avvio balbettante di 2011 la priorità  è stata raggiunta:Per il momento credo che abbiamo ritrovato lo spirito giusto, contro il Milan siamo riusciti a strappare il pareggio grazie al sacrificio di tutti quanti“.

Dal punto che ha permesso ai capitolini di dare continuità  al successo con la Fiorentina, al caso Kozak, esploso definitivamente con le accuse lanciate a mezzo stampa da Galliani: “Le polemiche vanno circoscritte al post-partita, perchè nei 90′ anche i giocatori del Milan hanno capito che Libor non ha fatto interventi scomposti per fare male in modo intenzionale. Ha cercato sempre di prendere la palla e difenderla. Ovvio che poi si cerca di strumentalizzare la questione visto che lui è solo un ragazzo e non è tutelato come altri. Ma deve solo pensare a stare tranquillo perchè sappiamo tutti che lui non ha cercato di fare del male a nessuno”.

Ora si volta pagina. Tra poco meno di 48 ore all’Olimpico arriverà  il Chievo, reduce dal fragoroso successo casalingo con il Napoli: “Dobbiamo stare molto attenti, ha messo in difficoltà  tantissime squadre. Giocano insieme da molti anni e sappiamo che sono un gruppo molto insidioso“.

Dalle beghe legali delle scorse stagione che ne avevano messo al repentaglio la sua permanenza a Roma alla fascia di capitano che in assenza di Rocchi, si sta alternando con Mauri: E’ un grande orgoglio, aumenta la mia autostima, ne sono fiero, ma il mio comportamento non cambia. Non è vero che è fonte di maggiore responsabilità , con la fascia non cambio il mio modo di essere”.

Quella fascia, simbolo di una scelta chiara fatta in estate: “Legarmi alla Lazio a vita è stata una scelta fatta di cuore, ho voluto che diventasse la mia casa nel calcio e che Roma fosse il mio posto nella vita. E’ stata una decisione importante, al di là  del contratto e delle cifre, è stata una scelta di testa, fatta insieme alla mia famiglia. Per me la Lazio è il posto migliore che posso avere dentro il calcio”.

Una decisione propedeutica alle soddisfazioni di oggi, Nazionale compresa: “Io non mi sento oriundo, altrimenti non sarei andato. Nel momento in cui vesto la maglia azzurra è perchè mi sento italiano, se avessi avuto il minimo dubbio non avrei accettato. Ci vuole rispetto per le scelte personali di ognuno”.

L’ultima battuta è legata ad un ricordo particolare: “La più bella partita che ho giocato in biancoceleste è senza dubbio il primo derby. Oltre ad aver segnato ho fatto una buona gara, lì per lì non realizzai ciò che avevo fatto, iniziai a capire un mese più tardi. Il derby a Roma è una cosa incredibile, lo puoi capire solo se lo giochi”.

Fonte | noibiancocelesti.net