2020
Lazio, il caos tamponi continua: la situazione
In casa Lazio continua a tenere banco la vicenda tamponi: il punto della situazione e gli ultimi aggiornamenti
Sono ore di attesa in casa Lazio per la questione tamponi. Il mondo biancoceleste è con il fiato sospeso. Nella notte l’anticipazione dell’Ansa: conferma del tampone negativo per Immobile e Leiva, positivo invece per Strakosha. Questa l’indiscrezione dell’agenzia sui tamponi riprocessati all’ospedale Moscati di Avellino dal perito nominato dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta che vede indagato Massimiliano Taccone, al ‘Futura Diagnostica’, il laboratorio che ha effettuato i controlli sui giocatori laziali il 6 novembre.
In mattinata la replica della Gazzetta sul proprio sito: «La Procura smentisce la notizia diffusa dall’Ansa nella notte, secondo cui sarebbe emersa la positività di Strakosha, sostenendo che al momento nulla è stato ancora definito e che il lavoro sui tamponi non è concluso». Intanto, l’indagine della giustizia ordinaria va avanti con diverse ipotesi di reato dal falso all’epidemia colposa, tutte da dimostrare. Così come quella della giustizia sportiva, che dovrebbe avere tempi più rapidi.
Domani è in programma l’audizione del responsabile sanitario biancoceleste, Ivo Pulcini. Il procuratore Figc Chiné lo ascolterà per verificare eventuali negligenze come ad esempio mancate comunicazioni all’Asl, che potrebbero comunque essere ricollegare alla Lazio per responsabilità oggettiva di un suo tesserato. «La Lazio col processo penale e con ciò che accade ad Avellino non c’entra nulla e semmai sarà parte offesa. Se per caso dovesse venire fuori qualche tampone refertato in modo sbagliato, la Lazio e i suoi giocatori sarebbero parte lesa. Come si fa a pensare che volutamente si manda in campo un giocatore positivo? Mi infetta tutta la squadra? Così la domenica dopo avrò 11 giocatori che non possono giocare? Il sospetto fa parte del pm», il commento dell’avvocato Gian Michele Gentile, legale del club, a Radio Incontro Olympia.