2012

Lazio, i top e flop del 2012

Pubblicato

su

La Lazio di Vladmir Petkovic chiude il 2012 al secondo posto in classifica, ma non è tutto oro quel che luccica. Andiamo a scoprire i top e i flop di questo anno solare che sta per terminare. 

Top

Federico Marchetti 8: Un 2012 da incorniciare per il portierone biancoceleste. Ha salvato la squadra in tantissime occasioni con interventi miracolosi e ha sbagliato pochissimo. Nel 2013 aspetta solo la tanta attesa convocazione in nazionale, che purtroppo in questi ultimi mesi non è arrivata. The wall. 

 

 

Biava 7,5: 35 anni e non sentirli. E’ una sicurezza per il reparto arretrato ed è diventato un punto di riferimento per tutti i suoi compagni. Con Dias dopo tre anni si intende alla perfezione e anche con Ciani nelle ultime partite del 2012 ha dimostrato di avere una buona intesa. Il suo regalo di Natale dovrebbe arrivare nei prossimi mesi, quando rinnoverà per un altro anno con il club biancoceleste. Intramontabile.

Konko 6,5: Nella scorsa stagione è stato tormentato da tantissimi infortuni e ha giocato pochissimo. Adesso sembra aver risolto i suoi problemi e con Petkovic in panchina le sue prestazioni sono migliorate partita dopo partita. Rinato. 

Radu 7: Fino a qualche mese fa il 2012 era quasi da dimenticare per il difensore rumeno, ma nel giro di poche settimane è arrivata la svolta. È tornato il giocatore ammirato negli scorsi anni che ha attirato su di se l’interesse di club del calibro di Barcellona e Manchester United. Da quando si è ripreso il posto da titolare la squadra ha trovato la giusta quadratura del cerchio, e non è un caso se nelle ultime sei partite in campionato la compagine capitolina ha subito solo un gol. Guerriero.

Ciani 6,5: I primi mesi non sono stati perfetti per l’ex difensore del Bordeaux, ma era anche prevedibile. Nelle ultime settimane l’infortunio di Dias gli ha permesso di giocare con più continuità e ha ripagato la fiducia Petkovic con buone prestazioni. Il ricordo più bello del 2012 è sicuramente il suo primo gol in maglia biancoceleste realizzato contro il Siena negli ottavi di finale della Tim Cup. Il futuro.

Hernanes 7,5: Prima parte del 2012 deludente per il Profeta, poi la rinascita con Petkovic in panchina: nuovo ruolo e nuove motivazioni. Si è confermato uno dei centrocampisti più forti del nostro campionato. Già 7 gol per lui. Due gli obiettivi nel 2013 per il talento di Recife: superare le undici reti messe a segno da Pavel Nedved, centrocampista più prolifero della storia biancoceleste, e riconquistare la maglia della Selecao. Rinato.  

Mauri 8: Una sorpresa per tutti dopo le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto in estate. Il centrocampista brianzolo ha risposto sul campo a suon di prestazioni. Non si è mai abbattuto ed è risultato in più di un’occasione decisivo. Petkovic ha sempre creduto in lui. Un 2012 chiuso con due gol e quattro assist in campionato. Indistruttibile. 

Candreva 8,5: E’ arrivato tra mille polemiche, ha dovuto conquistare un popolo intero, ma alla fine grazie all’aiuto di Reja e poi di Petkovic, è diventato un vero e proprio idolo per tutta la tifoseria. Ha riconquistato la maglia azzurra e ha anche realizzato il suo primo gol nel derby: un 2012 praticamente indimenticabile. Gladiatore.

Klose 10: Un altro anno in più sulle spalle per il Panzer tedesco, ma le differenze non si notano. Anzi, in maglia biancoceleste sta vivendo una seconda giovinezza. La vera anima della squadra, dentro e fuori dal campo. Un Dio per tutta la tifoseria. Un 2012 quasi perfetto per lui, escluso l’infortunio: ha raggiunto già quota dieci gol in campionato e nel 2013 non ha nessuna intenzione di fermarsi, anche perché c’è un record da eguagliare, e forse anche superare, quello di Gerhard Muller con la nazionale tedesca. Supremo.

 

Flop

Garrido 4,5: Arrivato a Roma nell’ambito dell’operazione Kolarov con il Manchester City non è mai riuscito a imporsi. Il campo lo ha visto veramente poche volte e le sue prestazioni non hanno mai convinto. Verrà ricordato soprattutto per i tanti infortuni che è riuscito a collezionare in soli tre anni. Fragile. 

Zauri 4: Ai tempi di Delio Rossi era quasi un titolare inamovibile, ma quella era un’altra Lazio. Poi il buio totale: nelle ultime stagioni è stato catapultato da una regione a un’altra senza ricevere nessuna conferma. La scorsa stagione con Reja in panchina, grazie anche ai tanti infortuni, è riuscito a vedere con continuità il campo. Adesso non rientra più nel progetto tecnico biancoceleste e già a gennaio dovrebbe concludersi definitivamente il suo matrimonio con la Lazio. Sul viale del tramonto.

Lulic 5,5: Una prima parte del 2012 sorprendente per il terzino bosniaco, poi un calo inaspettato. Con l’arrivo di Petkovic non è riuscito più a decollare, forse anche a causa di una preparazione fisica diversa. Ma nonostante tutto il suo valore non si discute e nel 2013 i supporter biancocelesti si aspettano di rivedere quel giocatore che solo pochi mesi fa mandava in tilt le difese avversarie. Spaesato.

Zarate 4: Dov’è finito Mauro Zarate? Una domanda che non trova ancora risposta. Il talento argentino è scomparso da tutti i radar, si hanno sue notizie solo tramite l’account di Twitter. Petkovic gli ha dato fiducia, ma ancora una volta Maurito non ha ricambiato. Quasi disastrosa l’esperienza in maglia nerazzurra, mentre in questi ultimi mesi dopo il ritorno nella Capitale ha fatto di tutto per autoeliminarsi. Il futuro è grigio, anzi nero, anche perché adesso vive da separato in casa e senza un’offerta allettante rischia di bruciarsi definitivamente. Delusione totale. 

Exit mobile version