2013

Lazio, Fiore: «Stagione nera salvata dalla Coppa Italia»

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LAZIO FIORE – Stefano Fiore, ex centrocampista, tra le altre della Lazio (133 presenze in 3 anni, dal 2001 al 2004 con la maglia biancoceleste), ha commentato, ai microfoni di Lalaziosiamonoi.it, la stagione biancoceleste, il possibile allontanamento di Petkovic con l’arrivo di Yakin nella prossima stagione e le ultime vicende sul calcioscommesse che hanno visto protagonisti Brocchi e Gattuso.

BILANCIO NERO – «Io direi che la vittoria della Coppa Italia, sicuramente importante perché arrivata nella stracittadina, abbia un po’ nascosto tante piccole cose che non vanno. Se non si fosse vinto quel derby sarebbe stato un anno nero perché da dicembre dell’anno scorso, dove la Lazio era una squadra non dico rivelazione ma una squadra che stava facendo veramente qualcosa di importante e lasciava intravedere una possibilità di crescita anche nel lungo periodo, qualcosa si è inceppato, incrinato. Ripeto, solo la vittoria della Coppa Italia ha reso tutto un po’ meno brutto, salvando una stagione altrimenti nera».

FUTURO – «Reja o Yakin? Sono due allenatori molto diversi. Probabilmente Yakin potrebbe cominciare un qualcosa che poi potrebbe proseguire. Reja è un ottimo allenatore ma non vedo un progetto a lungo termine. Reja è un allenatore esperto, intelligente, saggio però Yakin rappresenta qualcosa di nuovo e credo che la Lazio avrebbe bisogno di una ventata di novità e di qualcuno che gli prospetti anche un progetto di crescita».

CALCIOSCOMMESSE – «Sono due persone che conosco. Rino per averci giocato in Nazionale e poi è un mio conterraneo: siamo cresciuti a ottanta chilometri di distanza, lo conosco da molto più tempo. Christian ci ho giocato insieme e ti dico che sono sorpreso e stupito da tutto quello che sta venendo fuori. Sinceramente è difficile farsi un quadro della situazione perché io credo che ci siano molti paradossi in questa vicenda perché se hanno delle prove concrete allora hanno sbagliato anche a non arrestarli. Se ci sono delle cose concrete, dei capi d’imputazione, allora la giustizia deve fare il suo corso, quindi, come è successo con altri, andrebbero arrestati. Se hai un dubbio o se vai per tentativi… Dicono che c’è stato un contatto, sì ma dove sono le prove? Hanno le intercettazioni? Cioè non si può mettere in prima pagina, o comunque buttare del fango su delle persone, senza prove concrete. Ripeto, se uno commette un reato va agli arresti. Anche perché stando fuori potrebbe inquinare le prove. Invece credo che si faccia un uso un po’ improprio della giustizia, soprattutto con dei giocatori famosi che hanno un’immagine e che troppo spesso vengono infangati. Se volete il mio parere credo che loro non abbiamo fatto niente di quello che paventano o che vogliono far credere, assolutamente».

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