Lazio, Di Canio: "Primi giocando un brutto calcio" - Calcio News 24
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2009

Lazio, Di Canio: “Primi giocando un brutto calcio”

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Totti, aquila, Lotito, Reja: Paolo Di Canio ne ha per tutti. Protagonista al “Chiambretti Show” l’ex capitano della Lazio non le ha cerrto mandate a dire: “Il tifoso giallorosso – dice parlando di Totti – è provinciale, ha bisogno di certi miti perchè altrimenti non avrebbe altro. Il loro mito, però, sputa in faccia agli avversari e ‘trancia’ le gambe a un ragazzo di 20 anni. Cosa penso della squalifica? Rispetto gli anziani…”. Poi è il turno della mascotte biancoceleste e del presidente Lotito: “L’aquila? L’ho detto, secondo me, in questa maniera, si tratta solamente di un animale ammaestrato – si legge su ‘sportmediaset.it’ -. Il simbolo della Lazio, invece, dovrebbe essere felice di volare libera. Lotito è un ex romanista che vendeva biglietti nel giorno dello scudetto giallorosso. Il primato della Lazio? Siamo primi con un gioco che non mi piace, un calcio brutto”. Di Canio si difende poi da chi lo accusa di aver vestito un po’ troppe maglie per essere considerato un simbolo della Lazio: “Non è una colpa, secondo me, aver fatto delle vere e proprie esperienze di vita, essere andato a giocare in squadre che mi hanno fatto maturare come calciatore ma anche e soprattutto come uomo. Preferisco aver vissuto in questo modo piuttosto che essere stato ghettizzato all’interno della città  di Roma, come invece ha fatto qualcun altro che non è riuscito a vestire le maglie gloriose di cui io mi sono fregiato e di cui vado fiero”. Chiude parlando di tessera del tifoso e di quale potrebbe essere il risultato finale del derby: “Sono assolutamente contrario a questo provvedimento. In uno Stato civile si dovrebbe salvaguardare l’incolumità  delle persone e lasciare liberi i tifosi di seguire la propria squadra del cuore. Quando non si ha questa forza, si deve arrivare per forza a schedare la gente…Come finisce Lazio-Roma? 0-0”, si legge su cm.it.