2009

Lazio, dalla Russia: pronta un’offerta dello Spartak Mosca per Zarate

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Mauro Zarate sembra la brutta copia di quello visto nel 2008, nella prima sua stagione alla Lazio, e il club biancoceleste è intenzionato a trovare una soluzione. Edy Reja appena può lo bastona pubblicamente, dopo aver provato invano la carota: l’ultima strigliata è arrivata domenica. L’argentino, al rientro dopo due giornate di squalifica, non ha affatto brillato e il tecnico goriziano l’ha tolto nella ripresa della gara con il Chievo. Nel post-partita la tirata d’orecchie: “Se non rende lo devo sostituire, se arrivano i fischi io non posso farci nulla, devo pensare alla squadra e basta. Lo sto aspettando, cerco di dargli fiducia, ma lui deve rispondermi. L’ho schierato da punta, senza chiedergli di rientrare, ma solo di essere decisivo in fase offensiva. Però non salta più l’uomo come gli riusciva tempo fa e poi non va senza palla, non è proprio nelle sue caratteristiche“, il pensiero del mister dei capitolini. Fargli cambiare aria potrebbe essere la soluzione e c’è già  chi si è fatto avanti: lo Spartak Mosca. Il mercato in Russia ancora non è chiuso (le trattative sono aperte fino al 15 marzo) e il club biancorosso potrebbe garantire all’attaccante spazio e continuità  (non che alla Lazio manchi), oltre che la possibilità  di giocare in Europa League. Inoltre, visto che manca più di un mese all’inizio della Premjer Liga, Maurito potrebbe avere il tempo di ritrovare forma e giocate senza la pressione del campionato. A stuzzicare Zarate anche la folta colonia di sudamericani dello Spartak: tre argentini e quattro brasiliani. La società  di Fedun sarebbe disposta a mettere sul piatto più di venti milioni per il cartellino del ventitreenne di Buenos Aires, ma, se la Lazio dovesse rifiutare la cessione a titolo definitivo, il club moscovita, stando ad indiscrezioni provenienti dalla Russia, valuterebbe anche la possibilità  di ingaggiare il giovane cresciuto nel Vèlez Sà¡rsfield con la formula del prestito. Ora la palla sta a Lotito.

Fonte: Libero.it

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