2011
Lazio, Cisse: “l gol mi manca ma sono soddisfatto di quello che sto facendo”
Ha cominciato in panchina, ha accettato la decisione senza fiatare nonostante la voglia di giocare e fare gol fosse tanta. Tramite Twitter, alla vigilia, aveva confidato di aspettare e di volere questa partita, la Juve è avversario di blasone che attira e stimola. Reja lo ha schierato nel momento in cui la Lazio era in forcing, quando i biancocelesti stavano dando il massimo alla ricerca del pareggio. E’ entrato al posto di Rocchi, la Curva intonava il suo nome a gran voce, un coro a spronanre a infiammare quella già pazza voglia di spaccare il mondo. Djibril Cisse è così, è un passionale, vive per il gol e per il campo. Respira il profumo dell’erba e s’inebria del ruomre che la palla fa quando tocca la rete entrando in porta. la squadra, però, l’ha abbandonato sul più bello, la Lazio ha perso smalto alla distanza e non è riuscito ad assisterlo a dovere. Solo un colpo di testa, facile da agguantare per Buffon. A Fine partita si è confidato a Canal Plus, una delle emittenti di punta in Francia. “Reja non mi ha spiegato la sua scelta di mettermi in panchina. Mi ha comunicato la decisione e basta, io l’ho accettata”. Non l’ha presa bene, è normale. Il gol manca da tanto, da troppo, voleva avere più spazio. La Juventus ha fatto una partita di grande intensità , è stata cinica e non ha perdonato la Lazio. “Loro sono una squadra importante -ha continuato Cisse-, sono forti e forse stasera hanno avuto qualcosa in più rispetto a noi”. Non è una resa per le ambizioni di alta classifica, la Lazio ha dimostrato di potersela giocare alla pari. Un rigore netto negato, un palo e almeno due occasioni nitide: la Lazio non ne esce ridimensionata. “Noi siamo una buona squadra, abbiamo fatto bene, adesso dobbiamo tornare a vincere perchè la vittoria è l’unica cosa che manca”. Un punto in due partite, una leggera frenata rispetto all’andamento precedente alla sosta. Napoli e Juventus, un pari e una sconfitta, due partita che però non sono state affrontate con l’organico al completo. Erano assenti Biava e Dias. Non c’era neanche Cisse dal primo minuto, il gol manca ma Djibril prova a non farne un dramma. “Il gol mi manca, certo. Affinchè arrivi mi serve ritrovare un certo tipo di ritmo. Io, però, sono soddisfatto di quello che sto dando alla squadra”. In effetti a guardare i numeri non si può parlare di un Cisse poco utile alla Lazio: due gol e sei assist, senza contare i gol nel preliminare di Europa League contro il Rabotnicki. Adesso c’è Vaslui, Cisse prenota il posto da titolare, convinto che quel benedetto gol non sia poi non sia così lontano.
Fonte: Lalaziosiamonoi.it