2014

Lazio, Cesar: «Contestazione? Chiedere ai tifos di andare allo stadio mi sembra eccessivo»

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Il brasiliano fa riferimento al video-promozionale fatto dai calciatori

SERIE A LAZIO CESAR – Aparecido Cesar Rodrigues nelle sue undici stagioni giocate in Italia ha vestito le maglie di Pescina, Livorno, Inter e Bologna, ma la maglia più importante, per motivi affettivi e di carriera, vestita è quella della Lazio; la società biancoceleste sta vivendo un momento difficile e, raggiunto dai microfoni di Radiosei,il trentanovenne brasiliano ha parlato della situazione capitolina: «Situazione che si vive in parte da anni, dall’inizio della gestione Lotito. Sono vicende non chiarite non risolte e che a lungo andare si sono ulteriormente complicate. La società è amministrata e gestita in un certo modo e la tifoseria ha reagito a questo anche nel modo di tifare. In ogni caso è brutto perché si parla di pallone, di Lazio e per un tifoso non andare allo stadio per contestare la dirigenza non è bello. In questo modo è il calcio è meno divertente. Contestare per il cattivo rendimento di una squadra ci può stare, proprio per dare uno scossone ai giocatori, ma farlo contro il modo di gestire la società no. Non andare allo stadio è troppo, pensiamo a che livello è arrivato il rapporto tra le due parti».

 

VIDEO-PROMOZIONALENella giornata di oggi i calciatori della Lazio hanno girato un video promozionale per invitare i tifosi allo stadio in vista del match con il Milan, ecco il pensiero di Cesar: «Mi sembra si nasconda qualcosa e questo mi dispiace. Ci sarà un motivo per cui ho smesso di giocare a 34 anni? Qualcuno se lo è mai chiesto? Forse perché sarà per via del sistema. Io non sono mai sceso a compromessi, sono sempre stato diretto. Queste cose si fanno, è anche normale, qual è il giocatore che non vorrebbe vedere lo stadio pieno. Il problema però è che questo messaggio arriva in un momento particolare. Può esserci anche l’iniziativa spontanea di qualcuno ma chiedere ad un tifoso di andare allo stadio mi sembra eccessivo. Per chi è appassionato andare allo stadio è naturale, ma questa naturalezza si è persa e sappiamo tutti perché. In questo modo è tutto più difficile. Parlo da esterno, per come sono fatto io, invitare i tifosi ad andare allo stadio, in questa situazione che si sta vivendo, non mi sembra bello. Al di là di tutto, io vorrei sempre un Olimpico pieno».

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