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Lazio, Casale: «Capisco i tifosi, dobbiamo dare il massimo»

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Lazio, le parole di Casale: «Il mister ripone tanta fiducia in me, dal punto di vista difensivo stiamo facendo bene»

Intervenuto a Lazio Style RadioNicolò Casale ha parlato nel giorno del suo compleanno. Di seguito le parole del difensore della Lazio.

COMPLEANNO«Grazie a tutti per gli auguri, festeggerò questa sera con la fidanzata, giocare da ex a Verona è stato particolare ma ero fortemente concentrato sul mio lavoro, nonostante non abbia mai negato di essere tifosi gialloblù essendo nato e cresciuto li. Il mister ripone tanta fiducia in me, dal punto di vista difensivo stiamo facendo bene come squadra grazie al lavoro del mister».

ACCOGLIENZA DELLA SQUADRA – «In campo mi trovo bene con tutti. La squadra mi ha accolto bene, qualcuno lo conoscevo già. Nazionale? Sarà Mancini a fare le sue valutazioni, spero di trovare tanti compagni di squadra anche in Azzurro. La Lazio era la mia prima scelta, l’ho sempre seguita, conosco bene i tanti campioni che hanno indossato questa maglia. In campo sono tra i più giovani ma ogni tanto è utile farsi sentire. Quando giochi per la squadra che tifi tiri fuori inevitabilmente qualcosa in più. Con Romagnoli ci troviamo bene ma anche le poche partite che ho giocato con Patric sono andate bene. C’è sintonia e questo è importante. Nel gruppo mi sono trovato subito molto bene. Qualcuno lo conoscevo già, come Zaccagni e Cancellieri. Sono stato accolto bene anche dai più esperti. Ho legato con tutti, abbiamo un bellissimo rapporto Se andiamo in vantaggio vuol dire che siamo una squadra forte ma per compiere il salto di qualità dovremo essere in grado di rimanere in vantaggio per 90 minuti».

CONFERENCE LEAGUE – «La Conference League è sempre una competizione importante, vogliamo battere il Cluj per riprendere fiducia dopo queste ultime partite».

FAMIGLIA – «Mio papà anni fa disse “Se avrò un maschio non voglio che giochi a calcio”. Mio nonno che ora non c’è più  invece spingeva per questo sport perché vedeva che ero portato. Alla fine è andata bene, anche se mio papà crescendo continuava a dire “Non voglio che faccia il difensore”. Sono una persona semplice, umile e spesso la famiglia e la mia ragazza mi dicono “Ricordati che ruolo hai al di fuori del campo”. A volte dimentico che sono un professionista perché mi sento “normale”. Vado in campo con la tensione ma poi riesco a essere tranquillo».

CAMPIONATO – «Già da qualche partita sono diffidato, cercherò di stare attento soprattutto ora che Alessio ha avuto il problemino. Mancano 4/5 punti, ma siamo sesti, è ancora tutto aperto ed è il momento di non sbagliare più. C’è grande equilibrio nel campionato, ho visto Sampdoria-Inter ieri, a parte il Napoli è un campionato molto combattuto. Chi sbaglia di meno rimane in Champions. Caliamo nel secondo tempo? Dobbiamo dimostrare di portare quell’approccio anche nel secondo tempo, quando faremo questo salto ci divertiremo. Capisco i tifosi in questo momento. Noi vogliamo vincere sempre, dare il massimo, non sempre si riesce giocando così spesso ma la testa c’è e vogliamo rimanere in alto fino alla fine».

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