2013
Lazio, Candreva: «Andare alla Roma? Mai!»
Il derby interiore di Candreva sembra risolto…
CANDREVA LAZIO ROMA DERBY – Un derby interiore è quello che vive Antonio Candreva, tifoso della Roma da piccolo ma adesso uno dei giocatori più importanti della Lazio. Intervistato a tal proposito Candreva ha dichiarato: «Mi ricordo lo striscione “benvenuto all’inferno” che mi dedicarono i tifosi laziali al mio arrivo. E ricordo che, all’uscita, Andrea Moretti, il mio agente, mi fece sdraiare sul sedile posteriore della sua auto per evitare che i tifosi ammassati all’esterno mi riconoscessero. Sono cresciuto in un quartiere romanista e in una società satellite della Roma, con la Juventus ho esordito contro la Roma e dissi che i miei pèupilli erano Totti e De Rossi, non ho fatto nient’altro, non mi pare normale tutto questo astio».
ROMA MAI – Candreva ha aggiunto: «La sincerità non paga e infatti nelle dichiarazioni sono diventato più banale. Dire quello che si pensa lascia addosso fastidiose etichette. Alla Lazio olevo far ricredere chi mi criticava perché il vero Candreva non era quello visto alla Juve e poi a Cesena, il giocatore che un po’ si era perso. Ma sinceramente non credevo che sarei riuscito a trasformarli in applausi, quei fischi. Devo dire che non ho mai temuto per la mia incolumità. Ma di insulti ne ho presi tanti ma tutto posso dire che è cambiato dalla partita con il Napoli quando segnai e poi diventai un eniamino della curva tanto da guadagnarmi la stima dei capi ultras della Lazio. Il mio nome era stato sempre fischiato all’annuncio della formazione. Col Lecce però i capi ultras mi aspettavano sulla pista. Se mi chiamasse la Roma? Non accetterei mai!». Queste le sue parole a Sport Week.