2013
Lazio, Bonino: «Tifosi in galera? Ora voglio la verità»
Il sospetto è che la reazione della polizia polacca sia stata eccessiva.
LAZIO BONINO – Il bilancio dei tifosi laziali arrestati e trattenuti in carcere in attesa di giudizio è fermo a quota 22: dovranno restare nella capitale polacca, privi di libertà, almeno per altri 10 giorni, il tempo necessario perché il Tribunale del Riesame riveda la decisione in merito a quanto accaduto prima della sfida di Europa League contro il Legia Varsavia. La posizione dei tifosi della Lazio non è uniforme: come evidenziato da “La Gazzetta dello Sport”, per 4 di loro c’è già stata una condanna (processo per direttissima) con pene che variano dai 3 ai 6 mesi ed è stato contestualmente convalidato l’arresto, per gli altri 18 c’è stato invece un rinvio a giudizio con convalida dell’arresto ed è dunque scattata la carcerazione preventiva. Le condanne più gravi (2 anni) erano state invece inflitte venerdì ad altri tre tifosi che sono stati però rilasciati dietro il pagamento di una cauzione.
LE ISTITUZIONI – In merito alla vicenda, ieri è nuovamente intervenuta il Ministro degli Esteri, Emma Bonino, con una nota: «Auspichiamo che siano fatti gli opportuni approfondimenti sulle modalità che hanno portato al fermo dei tifosi della Lazio e alla decisione delle autorità giudiziarie polacche di trattenere e rinviare a giudizio 22 persone». Il sospetto è che la reazione della polizia polacca sia stata eccessiva: «In quella che è stata definita un’azione preventiva sono state fermate oltre 150 persone, l’85% delle quali non c’entravano nulla», ha dichiarato Andrea Luca Lepore, primo consigliere dell’Ambasciata italiana a Varsavia.