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Lazio, Baroni: «Vogliamo essere sempre PROPOSITIVI, Dele-Bashiru ha le potenzialità per diventare questo TIPO di centrocampista»

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Le parole di Marco Baroni, allenatore della Lazio, dopo la sfida di Europa League contro la Dinamo Kiev

Marco Baroni ha parlato a Sky Sport dopo Dinamo Kiev-Lazio di Europa League, terminata 0-3.

VITTORIA – «Noi stiamo cercando di fare un calcio propositivo e offensivo. La squadra deve avere nella testa di attaccare e andare in porta. I ragazzi lo sanno e stiamo lavorando su questo. Gli equilibri sono semplici basta che si lavora per supportare quattro giocatori offensivi. Noi che siamo dentro vediamo i numeri e siamo la seconda squadra che ha subito meno gol dopo la Juventus. Sono contento della prestazione della squadra ma anche di qualche singolo».

DELE-BARISHU – «Quando dico che Dele-Bashiru deve essere costuito intendo che deve riempire la partita e avere più pensiero da punto di vista tattico. Se trovasse questa caratteristica diventerebbe un centrocampista molto forte».

ESPULSIONE NOSLIN – «Io ci ho anche pensato a quando ho messo Noslin perché potevo mettere Guendouzi. Sono ragazzi giovani che sono cresciuti molto e pensavo potesse trovare il gol. Ha fatto un’ingenuità ma è un ragazzo che si farà sicuramente. Oggi abbiamo subito un pochino di più del solito ma ho visto sempre dei bei rientri da parte dei miei. Queste sono gare di livello internazionale e non era facile. Io sono abituato a giocare e lavorare con giovani. Io mi assumo tutte le responsabilità di quello che avviene sul campo ma li responsabilizzo. I ragazzi vanno lanciati e per farlo bisogna anche levargli qualche pressione quando arrivi in una piazza così importante. Con i giovani bisogna sempre aiutarli a migliorare. Per Tchaouna è lo stesso discorso».

GIOCO – «Io devo dire che una squadra con così tanta qualità non l’ho mai allenata. Sto facendo per questo una proposta di mobilità e di tanto gioco. Questa squadra sta uscendo fuori. Tutto ciò che viene fatto non è imposto alla squadra ma cerco di fare in modo che ci sia condivisione del lavoro che facciamo. Questa è una squadra che ha cultura del lavoro e che si è messa a disposizione fin da subito. C’è tanto lavoro da fare perché siamo appena partiti ma con questa disponibilità si può fare tanto».

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