2014
Lazio, agente Keita: «Dopo la partenza di Hernanes su Keita si respira un’aria diversa »
Sul rinnovo: «Per ora va bene così, ad oggi è un problema che non mi tocca»
SAVINI AGENTE KEITA INTERVISTA – Intervistato dai microfoni di RadioRadio, Ulisse Savini ha parlato del suo assistito Keita Balde Diao, dopo la partita da Mvp contro il Chievo Verona di domenica, che è chiamato all’arduo e pesante compito di sostituire il partente Hernanes; Savini, alla domanda se su Keita si respira un’aria diversa ha risposto che: «Sì, dopo la partenza di Hernanes. Si stava un pò in trepidazione perchè non si sapeva come potesse reagire il ragazzo, data questa responsabilità di essere quello che doveva sostituire Hernanes. Io questi dubbi non ne avevo. Il ragazzo lo conosco bene ci ho parlato prima della partita, era molto carico, sapeva che aveva buone possibilità, poteva andar bene, poteva andar male. Ma penso che se la sia giocata al meglio».Successivamente ha dichiarato, riguardo all’eredità pesante che ha l’ex Barcellona dopo la partenza di Hernanes, che «Hernanes e Keita sono giocatori molto diversi, Hernanes è un giocatore che si accentra e Keita è un esterno d’attacco; fa quello che fa Candreva dall’altra parte», mentre alla richiesta di un ipotetico paragone del suo assistito ad un grande del calcio ha detto: «Io mi ricordo il primo Nanì quando esplose nello Sporting Lisbona e lo acquistò il Manchester United, ci assomiglia molto secondo me».
AGENTE KEITA CONTRATTO – Alla domande di un ipotetico rinnovo di contratto per Keita, l’agente ha risposto molto serenamente senza, per il momento, avanzare richieste alla dirigenza: «Keita ha un contratto sino al 2017, quindi è difficile che si possa parlare di rinnovo sino al 2016. Penso che oggi percepisce lo stipendio che è giusto che un ragazzo abbia. Qualora la Lazio decidesse di aumentare lo stipendio, è chiaro che non ci sarebbe problema. Per ora va bene così. Ad oggi è un problema che non mi tocca, non lo aspetto, non lo voglio e non lo chiedo. Se mi viene dato se ne può discutere, ma in questo momento non la reputo una tematica da affrontare».
