2014
Lazio, agente Djordjevic: «Avevamo sei possibilità, ma…»
Il procuratore dell’attaccante serbo ha svelato i motivi dell’affare con la società biancoceleste.
CALCIOMERCATO LAZIO NANTES DJORDJEVIC – Richiesto da mezza Europa, Filip Djordjevic ha deciso di sposare la Lazio, dove si trasferirà al termine della stagione a parametro zero. Dell’affare ha parlato il suo agente, che a gennaio era stato avvicinato dall’Inter, anche se pure la Roma, il Parma e l’Udinese hanno seguito l’attaccante del Nantes: «Avevo sei possibilità diverse per il suo futuro. La concorrenza per la Lazio era forte. Filip ha scelto la società biancoceleste essenzialmente per due motivi. Il primo perché il club è riuscito a trasferirgli tanto entusiasmo, Lotito e Tare gli hanno fatto comprendere quanto lo volessero, ha capito che puntavano fortemente su di lui. Hanno avuto una determinazione feroce nel corteggiarlo. E il secondo perché Filip ha l’ambizione di diventare un attaccante di livello internazionale e aveva bisogno di giocare con continuità. Ha pensato anche e soprattutto a un progetto tecnico che gli desse le migliori garanzie. Per questo motivo ha rinunciato a contratti più importanti dal punto di vista economico. Così ha scelto la Lazio, il progetto lo ha convinto, a Formello potrà continuare a crescere», ha raccontato il procuratore Alessandro Lucci ai microfoni del “Corriere dello Sport”.
RETROSCENA – L’agente ha spiegato poi come ha conosciuto Djordjevic e ha provato a descriverne le caratteristiche: «L’ho conosciuto a settembre attraverso Tomovic, che è un mio assistito e un suo amico. Giocano insieme in nazionale. Per Tomovic, che già gioca nel campionato italiano, Filip può diventare un attaccante molto importante a livello internazionale. Siamo andati a vederlo, l’ho conosciuto, è scattata la scintilla. Mi è piaciuto molto il suo modo di ragionare, non solo di giocare: fuori dal campo è molto determinato e leale. Lo chiamavano tanti agenti dall’Inghilterra e dalla Turchia. Sono convinto che diventerà un giocatore di prima fascia. Vucinic? Forse di Mirko può ricordare l’eleganza dei movimenti, ma sono attaccanti dalle caratteristiche totalmente differenti. Filip è un centravanti d’area. Come caratteristiche può ricordare Crespo. Sono convinto che in Italia non ci siano tanti attaccanti del suo valore».