2009

Lazio, ag. Zarate: “Con Reja non si capiscono”

Pubblicato

su

L’idea che uno ormai si è fatto è che tra Mauro Matias Zarate ed Edy Reja c’è un gallo di troppo nel pollaio della Lazio. L’argentino, bieniamino dei tifosi la scorsa stagione, non si è replicato anche nella stagione appena terminata, risultando in uno dei motivi di insuccesso dei biancocelesti. Il suo agente, Sergio Zarate, intervistato ai microfoni di Radio Sei, durante la trasmissione Lazio di Sera, ha confermato ancora una volta le incompresioni tra suo fratello ed il tecnico laziale: “Maurito sta bene, è arrivato l’altro ieri ad Haedo, sono stato con lui oggi, abbiamo giocato a tennis, abbiamo parlato un po’. L’ho trovato triste, ha disputato una brutta stagione con soli 3 gol all’attivo, è consapevole di aver fallito. Avrebbe voluto giocare come lo scorso anno ma non c’è riuscito perchè gli è mancata la fiducia dell’allenatore, gli è mancato ciò che aveva quando è arrivato qui in Italia. Ogni volta che il tecnico lo ha spedito fuori lui ha cominciato a perdere le motivazioni. Una volta si sentiva importante, aveva gli occhi di tutti addosso. In questa annata lo hanno lasciato da solo ed ha cominciato a sentirsi messo in disparte. Naturalmente non dico che sia colpa dell’allenatore o dei compagni il suo fallimento, anche perchè ognuno deve prendersi le proprie responsabilità . Addio in futuro? No no assolutamente, Mauro ha ancora quattro anni di contratto con la Lazio ed in questo momento pensa esclusivamente a fare bene nel prossimo campionato – si legge su lalaziosiamonoi.it -. Ora mi ha detto che vuole stare tranquillo e rilassarsi con la famiglia, vuole convincere l’allenatore che il suo modo di giocare può essere utile per la squadra. Non ho ascoltato le dichiarazioni di Reja ma se davvero ha detto questo non è molto intelligente…Parole di Reja uno stimolo? Per me non sono positive. Oggi quando ho incontrato Mauro, lui è stato il primo a dirmi che non capisce l’atteggiamento e le parole di Reja. Se l’allenatore non lo vuole basta che parli con la società  e se deve andare via lo porteremo altrove. Non è bello parlare male coi giornalisti di un suo giocatore. L’allenatore dovrebbe usare un pò più la testa”.

Exit mobile version