2018

Punta, ala o trequartista: sarà un Lautaro multiuso e Spalletti gode

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Non solo vice-Icardi, Lautaro Martinez può esaltarsi dietro e di fianco al capitano dell’Inter

Lautaro Martinez è diventato il protagonista dell’estate nerazzurra e potrebbe costringere Luciano Spalletti a rivedere il suo credo tattico. Detto che il tecnico nerazzurro non è un integralista (come Sarri, per intenderci) quando rientrerà Radja Nainggolan la posizione attuale di Lautaro potrà offrire soluzioni diverse alle intenzioni di partenza. Per esempio un passaggio al 3-4-2-1. Il Toro non è arrivato all’Inter per fare il vice-Icardi, come è successo a Pisa nel 3-3 contro lo Zenit San Pietroburgo, nei test contro Lione, Sheffield e Atletico i due sono partiti dall’inizio formando una coppia nel 4-2-3-1 con Icardi nel suo ruolo naturale e l’altro a oscillare tra seconda punta e trequartista alla ricerca costante del velo, del tacco o della giocata per smarcare il suo capitano. La prima palla gol a Madrid è nata infatti da un velo di Lautaro per Icardi, che poi si è fatto parare il tiro da Oblak. Mentre la rete della vittoria è sgorgata da un classico movimento da seconda punta che ha fatto Lautaro.

Quando rientrerà Ivan Perisic andrà ad occupare il naturale posto a sinistra senza snaturare l’attacco 3+1. Ma quando tornerà Nainggolan, preso proprio per farlo diventare un 10 di potenza, Lautaro potrebbe sistemarsi al suo fianco facendo diventare l’attacco un 2+1. Martinez non verrebbe sacrificato: può affiancare il centravanti o arretrare per aprire il gioco, entrare sul lato per raccoglierne il servizio lungo di Perisic o far rendere i triangoli con l’esterno destro. Spalletti nel post partita ha voluto sottolineare alcune mancanze dell’argentino ma la verità è che per le soluzioni offensive che offre Lautaro, Spalletti se lo tiene stretto.

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