L'arresto di Galtier per razzismo: le reazioni in Italia - Calcio News 24
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L’arresto di Galtier per razzismo: le reazioni in Italia

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Galtier e l’arresto dopo le accuse di razzismo: ecco quali sono state le reazioni in Italia a questa notizia

La Francia brucia, in questi giorni, dopo l’omicidio del giovane Nahel da parte della polizia. Gli scontri che sono seguiti hanno già portato a quasi 1000 fermi, sono stati cancellati i grandi eventi, il presidente Macron si è rivolto ai genitori chiedendo di tenere i ragazzi a casa. In tutto questo, quasi ad alimentare ulteriormente la rabbia, vi è il clamoroso arresto dell’allenatore del Psg (solo più formalmente), Christophe Galtier, con l’accusa di «sospetta discriminazione» per fatti relativi a tre anni fa, quando guidava il Nizza. «Troppi neri e arabi in squadra»: pare che fosse stata questa la sua analisi a proposito di un certo malcontento della tifoseria locale, con relativa richiesta al proprio direttore sportivo di operare per modificare la situazione.

Come ha reagito la stampa italiana alla notizia? Chi l’ha ritenuta meritevole della prima pagina? Il Corriere della Sera sì, unendola per l’appunto alla delicata situazione che sta vivendo il Paese. Il Mattino propone un richiamo in alto. Più spazio si ha in due quotidiani, che propongono una riflessione. Vi ha dedicato l’editoriale Alessandro Sallusti su Libero, con un titolo forte, «C’è un diritto a discriminare», nel quale si legge in conclusione: «Se l’unica colpa di Galtier è di volere una squadra di soli bianchi non vedo dove sia il reato, semmai peggio per lui perché come noto i giocatori di colore sono più bravi di loro. Del resto il diritto di scelta è ciò su cui si fonda la libertà e per questo lo Stato, tanto più la giustizia, dovrebbe starne fuori». Risponde il Foglio con accenti e temi diversi, con un pezzo firmato da Stefano Battistini, nel quale si opera una distinzione tra le «opinioni personali, anche se vili e idiote» e il «metterle in pratica e quindi discriminare qualcuno davvero per colore della pelle e religione».

Il nodo, quindi, è capire quali azioni abbia fatto all’epoca il mister del Nizza: «Galtier, da quanto si apprende dal club, avrebbe sì chiesto ai calciatori musulmani di mangiare prima delle partite nonostante il Ramadan, ma non ha mai rinunciato a schierare giocatori musulmani perché ossequiosi del Ramadan. Così come non ha mai escluso giocatori neri o musulmani negli anni del Lilla e del Saint-Étienne, o quando era alla guida del Paris Saint-Germain in quanto neri o musulmani. Galtier può essere antipatico e spregevole, ma ci dovrebbe essere un limite ai provvedimenti di magistratura e polizia per non cadere nella magistratura e nella polizia morali». Dei tre quotidiani sportivi italiani solo Tuttosport mette in evidenza quanto avvenuto in Francia. Dove, peraltro, anche L’Équipe preferisce l’apertura sul Tour che inizia oggi: la forza di quella che è una vera e propria festa popolare ha la meglio su ogni altra cosa.