2020
Lapo Elkann: «Persone come me, nate nel privilegio hanno il dovere di aiutare il prossimo»
Lapo Elkann ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport, commentando l’emergenza Coronavirus in Italia. Le sue parole
In prima linea nella lotta al Coronavirus con la sua LAPS Foundation e la partnership della Croce Rossa, Lapo Elkann ha parlato stamani a La Gazzetta dello Sport.
RIPARTIRE CON LA CREATIVITA’ – «Gli italiani in questo non sono secondi a nessuno. Già il termine creativtà ha nel suo interno due parole: creare e attività. Pensare e fare. Gli italiani sono in grado di inventare qualsiasi cosa. Basti pensare a quei ragazzi che da una maschera da sub hanno ricavato un respiratore. Ma sono tantissime le persone che si sono ingegnate per aiutare il Paese. Io ringrazio chi sta dando anche piccoli contributi, soprattutto le persone meno agiate. Sono atti di cuore. Il popolo italiano è meraviglioso e generoso».
BENEFICENZA – «Persone come me, nate nel privilegio e nella fortuna, oggi hanno il dovere di aiutare il prossimo e dare indietro, attraverso idee o iniziative, quello che la vita gli ha riservato di buono. Lo sento nel cuore. Non c’è nulla di più bello di aiutare gli altri e il Paese mettendo da parte l’ego e lavorando insieme».
TUTTI INSIEME – «Giocando di squadra. Dobbiamo trasformarci in una Nazionale. Non ci sono le divisioni e i singoli club: esiste una sola squadra e una sola maglia. Uniti, compatti, coesi. Adesso e ancora di più quando ci sarà la ripartenza».
COSA MANCA – «Lo sport mi manca da morire. Mi manca vedere Bebe Vio vincere, la Pellegrini andare alle Olimpiadi, Valentino correre nella MotoGP, Leclerc trionfare come a Monza, non vedere Dybala, Higuain e Ronaldo, in una partita ardua e difficile come quelle contro l’Inter, mi manca non vedere la nostra Nazionale agli Europei. Mi manca lo sport a 360 gradi. Perché dà energia, positività, passione, unione».