2020
La Superlega Europea cancella il romanticismo del calcio
Secondo notizie sempre più insistenti il progetto della Superlega Europea sta prendendo corpo e sostanza: all’orizzonte la battaglia tra FIFA e UEFA per salvaguardare il cuore romantico del calcio
Il sogno (o l’incubo, dipende dai punti di vista) della Superlega Europea potrebbe davvero diventare realtà molto prima di quanto si possa pensare. Una storia antica, venuta allo scoperto grazie a Football Leaks nel 2015.
Sotto traccia, il progetto va avanti da anni con le big del continente a spingere per una soluzione che, economicamente, garantirebbe introiti colossali. La recentissima rivelazione dell’ormai ex Presidente del Barcellona Bartomeu ha però scoperchiato un pentolone in piena ebollizione.
E d’altro canto le cifre di cui si parla sarebbero da capogiro: circa 6 miliardi di Euro il budget che il colosso bancario JP Morgan vorrebbe raccogliere sotto l’impulso della FIFA. Già, perché il massimo organismo del calcio mondiale spinge per la rivoluzione in una contrapposizione con la UEFA che si preannuncia rovente. E le dichiarazioni di Ceferin non lascerebbero margine di trattativa.
Certo, fa impressione l’idea di dover dimenticare la Champions League e la sua antenata Coppa dei Campioni. Il criterio di meritocrazia verrebbe meno nella nuova Superlega Europea a circuito chiuso, nel quale i club più ricchi e famosi si spartirebbero il bottino diventando ancora più ricchi.
Un mega torneo continentale in stile NBA che darebbe un colpo di spugna alla storia e alle sue grandi imprese. Senza scomodare quelle ormai quasi perdute nel tempo, che dire della Stella Rossa targata 1991, forse la carriera di Mourinho non sarebbe stata la stessa. Il suo memorabile Porto nel 2004, con ogni probabilità, non avrebbe partecipato alla Superlega Europea.
La competizione in embrione ucciderebbe l’aspetto più “romantico” del calcio, quel sottile gusto nel vedere il club piccolo e povero sbancare al tavolo dei grandi. Con i fulgidi esempi più recenti di Ajax e Atalanta a scomparire dall’immaginazione, con tutto il loro bagaglio di emozioni e piacere che non potremmo più rivivere.