2017

La Roma strapazza il Verona, show giallorosso all’Olimpico

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Vittoria facile per i giallorossi che annientano un Verona mai in partita. Il 3-0 porta le firme di Nainggolan e Dzeko (doppietta). Ritorna Florenzi e si vede anche Schick.

Nonostante il rischio maltempo (si paventava il rinvio per l’allerta meteo sulla capitale) Roma-Verona si è giocata, e i giallorossi l’hanno giocata davvero bene. Nell’ultimo anticipo della 4° giornata di serie A, Di Francesco attua un leggero turnover, visto il turno infrasettimanale di Mercoledì.

Fuori Strootman, dentro Pellegrini- Si riparte dal consueto 4-3-3, con 5 cambi rispetto alla partita di Champions contro l’Atletico Madrid. Esordio dal primo minuto per Florenzi (a distanza di 11 mesi dall’infortunio al legamento crociato del ginocchio), Pellegrini, El Sharaawy, Cengiz Ünder e Fazio. La Roma comincia il tiro al bersaglio quasi subito, con Dzeko che si costruisce alcune palle gol sprecate. Giove pluvio quest anno non ha molto a cuore la Roma, e l’Olimpico si trasforma in una piscina a cielo aperto. Il terreno tiene e al 22′ giallorossi in vantaggio, grazie a Nainggolan.

Si accende Dzeko- Il bosniaco si risveglia al 34′, insaccando di testa un cross al bacio di Florenzi. Forse le polemiche del dopo Atletico (con lo sfogo dell’attaccante, poi smentito, che si lamentava della troppa solitudine in attacco) hanno fatto bene al numero 9 giallorosso, che trova la doppietta personale nella ripresa: gran palla di Kolarov, e Dzeko fulmina Nicolas per il 3-0 finale. Il Verona rimane anche in 10 per l’espulsione di Souprayen, vedendosi però annullare (a ragione) un gol a Pazzini per fuorigioco.

Buona la prima- Grande impatto sulla Roma per Florenzi, vera spina nel fianco in fase offensiva e sempre sicuro nelle chiusure in difesa. Si è sentita la mancanza di un esterno del genere nelle poche partite giocate dai giallorossi. Anche Pellegrini (tra i migliori in campo) e Under hanno sfruttato alla grande la chance concessa da Di Francesco. Qualche minuto anche per Schick, che ha potuto prendere confidenza con l’Olimpico nei 15′ minuti a lui riservati.

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