2014

La Roma non molla: Inter a tappeto, sbaglia Mancini

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Segnano in ordine Gervinho, Ranocchia, Holebas, Osvaldo e due volte Pjanic. Vince la Roma 4-2. Dall’inviato allo Stadio Olimpico di Roma Massimiliano Bruno

Nella prima frazione di gara segnano Gervinho e Ranocchia, nella ripresa le reti di Holebas ed Osvaldo, poi quelle decisive di Pjanic: la Roma vince 4-2 e si rilancia alla rincorsa della Juventus, l’Inter paga un approccio troppo remissivo.

PRIMO TEMPO – Garcia concede un turno di riposo a De Rossi ed in avanti dà fiducia a Ljajic, particolari le scelte di Mancini (4-4-2 puro) che rinuncia contemporaneamente a Kovacic ed Icardi: non propriamente una scelta sulla strada della meglio gioventù nerazzurra. La prima chance se la procura capitan Totti al 4’ minuto con un rasoterra dal limite dell’area, al 9’ è Ljajic a servire Pjanic ma la conclusione del bosniaco è impattata dalla retroguardia avversaria, al 18’ ancora il serbo impegna Handanovic in presa bassa. Il copione della gara non prevede ritmi altissimi ma senz’altro una Roma con maggiore consapevolezza rispetto all’avversario e dunque protesa in avanti alla ricerca del vantaggio che arriva puntuale al 21’ minuto: Maicon sfonda sulla corsia destra e serve Ljajic che a sua volta suggerisce per il facile tap-in di Gervinho, l’ivoriano non può fallire a porta sguarnita. Difesa dell’Inter immobile nell’occasione, lettura sbagliata e tempi di reazione inesistenti. Al 25’ parata strepitosa di De Sanctis su inserimento letale di Kuzmanovic, il portiere romanista salva il risultato: pochi istanti ed è contropiede giallorosso con Nainggolan lanciato a sinistra, la sua battuta termina però altissima. Trama identica al primo gol al 32’ minuto: Ljajc dentro per Gervinho che questa volta fa gol di tacco, il tutto invalidato dalla posizione di fuorigioco segnalata dal guardalinee. Al 36’ minuto l’inatteso pareggio dell’Inter: corner dalla sinistra e stacco perentorio di Ranocchia che surclassa Astori e deposita in rete. La reazione giallorossa è immediata e passa dal solito Gervinho, discesa solitaria e grande intervento in scivolata ancora di Ranocchia, al 40’ ancora l’ivoriano per Ljajic che calcia a botta sicura ma trova le gambe della difesa ospite. Partita ora senza sosta: Osvaldo ha due occasioni buone ma non riesce a finalizzarle – grande presenza del centravanti italo-argentino nella partita – e la prima frazione di gara si chiude sul risultato di 1-1. Reti di Gervinho e Ranocchia.

SECONDO TEMPO – Si rientra in campo con i ventidue del fischio iniziale: nessun cambio adottato all’intervallo dai due tecnici, l’avvio di ripresa è di quelli col botto. Discesa solitaria di Holebas e bordata impressionante in diagonale che non lascia scampo ad Handanovic, la Roma si riporta subito avanti e lo fa grazie ad un colpo pazzesco del suo nuovo esterno basso. La trama è ora alterata: l’Inter prova a riversarsi nella metà campo avversaria ma i padroni di casa sono letali in ripartenza, al 7’ è splendido il tentativo in rovesciata di Osvaldo che si coordina e calcia in un fazzoletto di terreno con la palla che termina a lato per questione di centimetri. Al 12’ minuto l’Inter pareggia ancora: Dodò serve Osvaldo che corona la sua prova super con una girata deviata da Astori nella porta difesa da De Sanctis. L’argentino segna ancora una volta alla Roma da ex: l’anno scorso ci era riuscito con la maglia della Juventus. Passano pochi istanti e prima ci prova Nainggolan, poi segna Pjanic: partita di fatto impazzita, Maicon serve Totti che non trova la deviazione vincente ma il pallone resta in area di rigore, irrompe il bosniaco e con un piattone secco trafigge ancora una volta Handanovic. E’ ancora pericoloso Nainggolan dalla distanza al 21’, poi Medel impegna De Sanctis in presa bassa. Azioni in ripetizione da una parte e dall’altra, saltato ogni equilibrio: il belga ci riprova dai trenta metri al 77’ minuto, all’83’ splendido il tentativo di Kovacic che salta due avversari e lascia partire un diagonale da brivido per i tifosi romanisti. Iturbe appena entrato spreca due volte a tu per tu con Handanovic, la partita dell’Olimpico si chiude con una splendida punizione di Miralem Pjanic a recupero inoltrato per il definitivo 4-2 dei giallorossi: vince la Roma e resta a soli tre punti dalla Juventus.

GRANDE VITTORIA DELLA ROMA, MANCINI SBAGLIA – Mancini sceglie un 4-4-2 all’insegna della compattezza per tenere botta di fronte all’aggressività avversaria ma almeno nella prima mezzora non paga: la Roma va meritatamente in vantaggio con Gervinho e sfiora in più di un’occasione il bis, salvo poi ritrovarsi incerta al momento del ritorno nerazzurro. Rete di Ranocchia ma da segnalare il primo tempo di Osvaldo: ha praticamente da solo tenuto in scacco l’intera retroguardia nerazzurra lottando su ogni singolo pallone e creando apprensione in più di un’occasione. La ripresa è priva di alcun equilibrio: segnano subito Holebas, Osvaldo e Pjanic e le chance arrivano in ripetizione da una parte e dall’altra, Mancini – considerando la prestazione poco compatta dei suoi – avrebbe anche potuto osare qualcosa in più rispetto alle scelte iniziali. Si è tentato di percorrere la strada dell’equilibrio ma i risultati in tal senso sono stati molto deboli, tanto valeva giocarsela con tutti gli effettivi: vince la Roma, con merito.

TABELLINO – ROMA – INTER 4-2

Marcatori: Gervinho (R) 21’, Ranocchia (I) 36’, Holebas (R) 47’, Osvaldo (I) 57’, Pjanic (R) 60’, Pjanic (R) 92’

Ammoniti: Roma – Keita; Inter – Ranocchia, Palacio, Guarin

Espulsi: Mancini per proteste

Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Astori, Holebas; Pjanic, Keita (al 63’ De Rossi), Nainggolan; Ljajic (al 63’ Florenzi), Totti (all’84’ Iturbe), Gervinho. In panchina: Skorupski, Lobont, Yanga Mbiwa, Cole, Somma, Strootman, Emanuelson, Paredes, Destro, Borriello. Allenatore: Rudi Garcia

Inter (4-4-2): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, Dodò (all’81’ Icardi); Guarin, M’Vila (al 66’ Kovacic), Medel (all’81 Obi), Kuzmanovic; Palacio, Osvaldo. In panchina: Carrizo, Berni, Andreolli, Mbaye, Donkor, D’Ambrosio, Krhin, Bonazzoli. Allenatore: Roberto Mancini

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