2013
La Roma e una stagione tutta da notte prima degli esami
Fattore inevitabile per chi è reduce da due stagioni ben al di sotto delle aspettative iniziali
SERIE A ROMA NAPOLI – E’ una squadra da record la Roma che detiene attualmente il primato della classifica della Serie A: sette vittorie in altrettante sfide disputate, venti reti realizzate ed una sola al passivo con numeri che dunque testimoniano con forza lo strapotere giallorosso di quest’avvio di stagione. Un’annata di esami, sorte che spetta a chi cresce tutto d’un colpo dopo due campionati disastrosi.
DUE ESAMI RAVVICINATI – Superato con lode e bacio accademico quello di Milano, dove la Roma di Garcia ha strapazzato l’Inter di Mazzarri – per diversi aspetti squadre dal trend paragonabile, entrambe in cerca di rivalsa dopo le frustrazioni delle recenti annate – superando con agevolezza il secondo scoglio vero della sua stagione: il primo era rappresentato dal sentito derby capitolino, ma la sfida con la Lazio fa storia a sé e gli addetti ai lavori dunque attendevano con insistenza la sfida di San Siro. Promossa a pieni voti, si diceva in merito alla creatura di Rudi Garcia: il tempo di fermarsi per dare precedenza all’impegno delle nazionali ed il programma di campionato pone subito di fronte alla Roma la possibilità di confermarsi e, questa volta sì, lanciare un segnale stravolgente all’intero palcoscenico calcistico nazionale.
ARRIVA IL NAPOLI DI BENITEZ – Prima contro seconda, basterebbe questo a delineare i contorni di una sfida stellare: la Roma arriva all’appuntamento con quella carica agonistica che finora ha ampiamente dimostrato di saper gestire. E se per un Napoli che nelle ultime stagioni ha vissuto con più costanza su determinati livelli di competizione, per la Roma la sfida dell’Olimpico può invece rappresentare un ulteriore banco di prova. Tradotto: squadra fortissima e propositiva – e su tale aspetto non sussistono dubbi – ma la Roma deve giocoforza dimostrare di poter permanere nelle primissime aree della classifica sotto il profilo caratteriale. E non è detto che non ci riesca: se la banda Garcia ha già le carte in regola per centrare il podio e dunque guadagnarsi un posto per la prossima edizione della Champions League, in chiave scudetto il discorso è più complesso e la Roma in tal senso sarà chiamata alla stagione di conferme a cui si accennava in precedenza.
BALZARETTI OUT, E’ UN’ASSENZA PESANTE – Non di poco conto il vantaggio di giocare una sola volta alla settimana – a causa dell’assenza dalle competizioni europee – in termini di ricerca dell’equilibrio e della compattezza: la Roma ha trovato stabilità grazie alla sua linea difensiva a quattro con Maicon e Balzaretti a presidiare gli esterni e lo strepitoso inserimento di Benatia che ha trascinato anche il balbettante Castan di un anno fa. Se l’assenza di Maicon è passata piuttosto inosservata grazie alla solidità ed all’esperienza di un interprete quale Torosidis, sul versante mancino l’alternativa si chiama Dodò: laterale di valore indiscusso che però – almeno ad oggi – sembra più interessante in termini di spinta offensiva che di tenuta complessiva. Spetta a lui dimostrare altro contro un avversario fastidiosissimo: Callejon è letale nell’aggressione del minimo spazio a disposizione, quando sembra eclissarsi dalla partita si rivela decisivo. E nella scorsa stagione l’impiego di Torosidis sulla corsia sinistra ha convinto solo parzialmente. Si giocherà su tale fetta di campo una chiave fondamentale della partita? Al sorprendente Garcia il compito di trovare le giuste contromisure.