2015
La rinascita di Witte
Dalla delusione Chelsea alla doppietta al Bayern Monaco: Kevin De Bruyne
Come in ogni ambito anche nel mondo del calcio ci sono giocatori tagliati per un determinato campionato e stile di gioco ed altri che invece non riescono proprio ad adattarsi ai cambiamenti. Si passa così in poco tempo da fenomeni assoluti all’essere elementi inutilizzati e lasciati marcire tra panchina e tribuna. Un pò per caratteristiche tecniche, un pò per questioni psicologiche ma spesso e volentieri anche per mancanza di fiducia, molti talenti giungono ad una conclusione spesso temuta: tornare indietro per rimettersi in gioco. Ed è questo il caso di Kevin De Bruyne, trequartista dalla classe sopraffina che però ha vissuto mesi infernali alla corte del Chelsea prima di rinascere definitivamente. Nei sei mesi passati alla corte di Mourinho il talento belga ha collezionato soltanto 3 presenze in Premier League, 9 gettoni se consideriamo anche le coppe, non riuscendo a far valere le proprie qualità che avevano stregato mezza Europa soltanto pochi mesi prima. E così la voglia di cambiare aria e l’esclusione dal progetto tecnico dei Blues hanno concesso a Witte, soprannominato così per via della carnagione chiarissima, una seconda possibilità che lo ha riportato lì dove era già esploso in precedenza. E, neanche a dirlo, la Bundesliga è tutta ai suoi piedi.
LA CARRIERA – Kevin De Bruyne è nato a Drongen (Belgio) il 28 giugno 1991. Trascorre le giovanili tra la compagine della sua città natale e il Gent, prima di essere notato dal Genk che a soli 14 anni decide di prelevarlo per poi farlo esordire in prima squadra tre anni dopo. Nelle quattro stagioni da professionista disputate in patria, il trequartista colleziona 111 presenze, 17 reti e 36 assist, attirando così l’attenzione del Chelsea che nel 2012 lo acquista per 8 milioni di euro lasciandolo però in prestito al club belga prima di girarlo ai tedeschi del Werder Brema. E in Bundesliga arriva la consacrazione del giovane talento che grazie alle sue qualità viene inserito da Don Balon nella lista dei migliori giocatori nati dopo il 1991. In Germania De Bruyne incanta a colpi di giocate e in una sola stagione riesce a collezionare 34 presenze, 10 gol e altrettanti assist decisivi. A fine campionato, ritenuto ormai idoneo al definitivo salto di qualità, i londinesi decidono di riportarlo a Samford Bridge. L’esperienza con la maglia dei Blues però non è stata delle più positive e dopo soli sei mesi trascorsi in Inghilterra il giocatore e il club decidono di separarsi definitivamente. E a piombare su di lui è il Wolfsburg che senza badare a spese mette sul piatto 22 milioni di euro per riportarlo in Germania. Ed è qui che il giovane talento ritrova serenità e continuità. Fino ad ora, infatti, De Bruyne con la maglia dei Wölfe ha messo a segno 11 reti e 21 assist in 44 presenze collezionate nell’ultimo anno. Ed è stato proprio lui, solo pochi giorni fa, a contribuire al successo dei suoi contro il Bayern Monaco (prima sconfitta in campionato per i bavaresi) siglando 2 gol e collezionando l’assist per la prima rete di Dost nel 4-1 complessivo.
GENERAZIONE DI TALENTI – Neanche a dirlo, in poco tempo Kevin De Bruyne è entrato con costanza tra le fila della Nazionale belga, considerata tra le compagini più interessanti vista la sfilza di talenti lanciati negli ultimissimi anni. Il trequartista ha esordito con la maglia del Belgio all’età di 19 anni l’11 agosto 2010 nell’amichevole contro la Finlandia persa per 1-0, rispondendo alla chiamata del’allora selezionatore Georges Leekens. Convocato da Wilmots per il Mondiale brasiliano nella quale ha siglato anche una rete agli ottavi di finale, fino ad ora Witte ha collezionato 29 gettoni e 9 reti con la maglia dei Diavoli Rossi. L’eliminazione ai quarti contro l’Argentina però brucia ancora ai giovani fenomeni che non vedono l’ora di rifarsi in occasione dei prossimi Campionati Europei. E con un De Bruyne così, rinato dopo i sei mesi bui, niente è impossibile.