2020

La Premier League riparte da dove si era fermata: chi riuscirà a fermare il Liverpool?

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L’edizione numero 122 del massimo campionato di calcio in Inghilterra (la 29esima dopo la riforma e la nascita della Premier League) è cominciata e sin da subito non sono mancati i colpi di scena.

L’esordio dei campioni in carica del Liverpool con la neopromossa Leeds ad Anfield si è risolto con un rigore decretato dal giudice di gara nei secondi finali del match e trasformato dai padroni di casa che hanno conquistato, non senza fatica, i tre punti, a dispetto di un match che ha visto gli avversari, ben meno quotati dei Reds, giocare per quasi novanta minuti alla pari con la corazzata rossa.

Dunque, le prime giornate e i primi scontri, se non altro, hanno confermato gli equilibri dell’ultimo campionato, con il Liverpool campione in carica seriamente intenzionato a difendere il titolo conquistato dopo 30 anni di digiuno in patria. Ridurre il divario tra i Reds di Jürgen Klopp e il resto della comitiva non sarà operazione facile, così come non sarà facile per Momo Salah e compagni giocare e vincere ad alti livelli per tre anni di fila. Tra tutte, il Manchester City di Pep Guardiola resta la formazione che avrà le maggiori chance di contendere il titolo al Liverpool secondo i pronostici Premier League, anche se, rispetto all’ultima stagione, il Manchester United e soprattutto il Chelsea rappresentano i due club che si sono rinforzati maggiormente in vista del nuovo impegno in campionato.

Nel particolare, i Red Devils contano di ritrovare al più presto quella verve che ha permesso agli uomini di Ole Gunnar Solskjær di non subire sconfitte nelle ultime tredici partite della stagione appena andata in archivio. L’esordio in campionato è stato però da incubo (sconfitta all’Old Trafford 3-1 contro il Crystal Palace) anche se l’avventura in Premier League e nelle coppe nazionali (vittoria in Carabao Cup per 3-0 contro il Luton) per i rossoneri di Manchester è appena partita. 

Premiere-League

Ci metterà qualche settimana in più per rodare i propri ingranaggi il Chelsea di Frank Lampard che, nonostante una campagna acquisti faraonica (presi, tra i vari, Thiago Silva, Timo Werner e Hakim Ziyech) si sono ritrovato già ad alzare bandiera bianca in campionato dopo due giornate.

Più tranquillo l’inizio di stagione dell’Arsenal che ha vinto le prime due gare di campionato e, ad ogni buon conto, può inserirsi nel novero delle squadre che quest’anno concorrerà per il titolo di campione d’Inghilterra. Le attese del tecnico Mikel Arteta sono alte, così come quelle dei tifosi dei Gunners, tra i più esigenti e caldi della Premier League. Ci si attende tanto anche da un’altra squadra londinese. Stiamo parlando del Tottenham guidato da Josè Mourinho, alla sua stagione sulla panchina degli Spurs. Il secondo anno del tecnico di Setubal è solitamente coinciso con l’annata dei grandi successi per la sua squadra: è stato così con il Porto in Portogallo (Scudetto, coppa nazionale e Coppa UEFA nel 2003), al Chelsea (due campionati vinti di fila), all’Inter in Serie A (con il triplete conquistato nel 2010) e al Real Madrid in Spagna (con la Liga vinta nel 2012). Probabilmente sarà difficile portare gli Spurs al trionfo già quest’anno, eppure siamo sicuri che dalle parti di White Hart Lane ci sarà da divertirsi.

Il Leicester sembrerebbe aver già dimenticato il clamoroso crollo che nella fase conclusiva dell’ultima stagione è costato al team di Brendan Rodgers un posto in Champions League. I Foxes, però, non si sono dati per vinti e hanno subito messo la loro impronta nella nuova stagione di Premier League, andando a trionfare nelle prime due gare. Tra le outsider citiamo il Southampton e, soprattutto, il Wolverhampton che, dopo aver giocato praticamente tredici mesi nell’ultima stagione (a partire dai preliminari di Europa League ad inizio luglio 2019), hanno chiuso il campionato al settimo posto e adesso puntano a rientrare tra le prime quattro. Infine, questa potrebbe essere la stagione dell’Everton (che, intanto, ha vinto nelle prime due giornate), grazie ad un Carlo Ancelotti saldamente in panchina e con l’obiettivo di stupire tutti.

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