2014

La parità fantasma del tennis in tv

Pubblicato

su

TENNIS E TV – A Miami solo 26 incontri femminili sono stati prodotti per la televisione contro i 71 del torneo maschile. Nell’epoca dei prize money equiparati e dei mezzi di comunicazione istantanei, restano alcune disparità del passato. 

Le distinzioni tra sport maschile e femminile saranno sempre oggetto di discussione; lo sono ancora di più oggi in un epoca in cui la politica dibatte sulle cosiddette “quote rosa” e dove le donne competono spesso (con successo) contro gli uomini per la carriera; il tennis rappresenta da sempre una conferma ma anche un’eccezione a questa regola.

Se da un lato la popolarità del tennis maschile ha sempre raggiunto picchi superiori a quello femminile, dall’altro è difficile trovare un altro sport che nella sua stagione regolare (quindi escludendo le Olimpiadi, evento completamente a sé stante) metta uomini e donne in competizione spesso sugli stessi grandi palcoscenici. I tornei dello Slam furono in questo senso una splendido esempio di lungimiranza e modernità sociale ben prima che queste battaglie per la parità tra generi fossero all’onore delle cronache.

Ciò che ha raggiunto la WTA in questo senso è stato davvero sorprendente, riuscendo non solo ad evitare lo scontro con l’ATP ma raggiungendo la parità non solo in termini economici, ma anche in termini di presenza nei grandi teatri del tennis, sui campi più prestigiosi del mondo.

Se si vuole trovare però un difetto a questa macchina pressoché perfetta, si può certamente dire che la gestione della produzione TV dei tornei del circuito delle Signore non è ancora all’altezza della controparte maschile. Un esempio clamoroso lo abbiano avuto questa settimana nel torneo di Miami, uno dei più importanti a livello mondiale.

Leggi il resto dell’articolo su Ubitennis.com!

Exit mobile version