2018

La nuova tendenza: fallire in Italia per sfondare in Spagna

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Pazzini è il nuovo idolo del Levante, come Zaza, Bonera e Kondogbia mentre Montella punta sulla Coppa del Re

Accumunate da clima, latitudine e da una lingua parecchio simile. Italia e Spagna ora condividono un altro particolare, per certi versi strano vista l’idea opposta con la quale concepiscono il calcio. I calciatori in grado di fare bene sia in Serie A che in Liga si contano sulle dita di una mano, e quasi tutti sono iscritti alla categoria dei fenomeni (Ronaldo, Zidane etc). I presunti tali, invece, sono marchiati a fuoco nella mente dei malcapitati tifosi delle squadre che hanno visto le loro prodezze (da Mendieta e De La Pena alla Lazio, Torres al Milan, a Bojan alla Roma). Identico discorso per i tecnici (Capello, Ancelotti), a fronte di fracassi (Sacchi, Prandelli, De Biasi, Ranieri). Caso particolare per Luis Enrique, cacciato a gran voce prima di andare tutto col Barcellona. Le eccezioni però confermano la regola. E così ci sono stati e ci sono tutt’ ora spagnoli più adatti all’ Italia che alla madrepatria (Borja Valero, Reina, Callejon) e italiani adottati dalla Spagna (Maresca, Panucci, Carboni).

E lo si può notare in questa stagione, con diversi flop della Serie A rinati nella terra iberica: Zaza (16 gol in un anno solare) e Kondogbia (23 presenze e 3 gol in stagione) al Valencia sono pedine fondamentali; Pazzini al Levante (dopo metà stagione in naftalina nel Verona) ha segnato 1 gol in 13′ giocati nel 2-2 contro un certo Real Madrid. L’ Alaves, invece, ha in rosa un Rodrigo Ely titolarissimo e un vivace Bojan Krkic. All’ Espanyol, invece, fanno bella figura due veri propri incubi del Milan: Didac Vilà e Diego Lopez (titolare nelle ultime 4). L’ ex viola Tello ha messo a segno 6 gol e 4 assist al Betis, dove il gioiello romanista Sanabria contava 7 gol in 12 partite, prima di infortunarsi al ginocchio. L’ultimo arrivato al Deportivo, Clarence Seedorf troverà Guilherme in mediana, in prestito dall’ Udinese, mentre col Villareal hanno iniziato una nuova vita Bonera (11 volte titolare) e Bacca (già 10 gol), assieme a Sansone e Soriano che però Samp e Sassuolo avrebbero tenuto volentieri. La Capitale dei redivivi è però Siviglia, non solo con Montella in panchina, ma pure con Simon Kjaer (altro ex Roma) e Ever Banega (4 gol e 5 assist) a fare il fenomeno insieme a Vazquez (2 gol, 5 assist), Correa (5 gol, 5 assist) e Muriel (7 gol, 2 assist).

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