La nostra splendida classe ’93: non vendeteli! - Calcio News 24
Connect with us

2015

La nostra splendida classe ’93: non vendeteli!

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

classe93

Paul Pogba, Mauro Icardi, Paulo Dybala e Felipe Anderson: l’abbagliante ed invidiabile classe ’93 della nostra Serie A

Con il massimo rispetto per i vari Draxler, Bernat, Kondogbia, Thauvin, Dignè, Alcacer, Jesè, Kane, Chamberlain e Lukaku abbiamo finalmente un ambito in cui sì, possiamo dirlo, dettiamo voce grossa: la classe 1993 della nostra Serie A, leva fondamentale per tastare il livello di un campionato, ha poco da invidiare al resto del mondo calcistico. In attesa dell’esplosione del colpo dell’estate giallorossa – ieri al Friuli segnali confortanti da Juan Manuel Iturbe – eccone quattro che già brillano di luce propria: Paul Pogba, Mauro Icardi, Paulo Dybala e Felipe Anderson.

PAUL POGBA – Il più forte di tutti. Del resto l’unico calciatore nato nel 1993 incluso nella lista dei ventitré papabili al Pallone d’Oro 2014: Paul Pogba è già un centrocampista fatto, in grado di abbinare alla perfezione una mole fisica impressionante a doti tecniche oggettivamente mostruose. Una sorta di esemplare ideale che delizia allo stesso tempo platee e palati degli allenatori: sì, perché il francese è oramai interprete totale, sa difendere ed attaccare, favorire il possesso palla ed inserirsi negli spazi, creare situazioni pericolose dal nulla e servire l’assist al compagno. Margini di crescita? Viene il mal di testa a pensarci. Ma dove può migliorare Pogba? A voler cercare il pelo nell’uovo… nell’incidenza sul palcoscenico internazionale. Né con la Juventus né con la sua Francia si è finora imposto nelle vesti di leader ed è su questo terreno che può fondare le prossime fortune.

MAURO ICARDI – Che attaccante! Erede dei classici centravanti della scuola argentina e dunque dei vari Crespo, Batistuta, Higuain: da ognuno di loro attinge qualcosa. Dal primo l’intelligenza dei movimenti negli ultimi metri, dal secondo la potenza del tiro, dal terzo la sfrontatezza nell’incidere già a vent’anni: se confermerà l’attuale rendimento – e non c’è motivo di dubitarne – può completarsi nel tempo, perfezionarsi in alcune scelte tecniche oggi errate e raggiungere davvero le vette toccate dai suoi illustri predecessori. Maurito ha tutto, anche la testa: in tanti hanno provato ad affibbiargli la targhetta del bad boy di turno ma lui ha rigato dritto per la sua strada, lasciandosi scivolare tutto addosso con l’irrazionalità di un ventenne e la maturità di chi ha ben chiari i propri obiettivi. La sensazione che dà Icardi è quella di essere una persona serena e non tormentata. Classifica cannonieri nel mirino: Mauro c’è. E con lui e Mancini ora l’Inter.

PAULO DYBALA – Cercare sul dizionario dei sinonimi alla voce fenomeno: è altamente probabile che troverete impresso il nome di questo fuoriclasse argentino. In lui tutti i crismi del calcio sudamericano: talento sconfinato, rapidità d’esecuzione, qualità nei fondamentali, varietà di colpi. Paulo Dybala sta strabiliando Palermo ed è la novità più in vista del campionato italiano: due anni di ambientamento e l’esplosione scritta nei libri del destino. Attaccante atipico: freddo negli ultimi metri, lucidità che sfrutta al massimo anche nelle vesti di assist-man. L’intesa con il connazionale Franco Vazquez è talmente bella da ricordare i duetti più memorabili del recente passato: l’obbligo oggi è quello di restare sul pezzo, non montarsi la testa e credersi già arrivati perché uno come lui ha ancora tutto da dimostrare. E noi di lui non vogliamo perderci nulla.

FELIPE ANDERSON – Ed ora entriamo nel campo del chi se l’aspettava. Oggetto misterioso nella sua prima in biancoceleste – 13 apparizioni in campionato e neanche un gol – è ora un fattore assoluto della Lazio: Felipe Anderson incanta con le sue giocate, segna, fa assist ed è assolutamente imprevedibile in ogni suo gesto o movenza. Velocità impressionante: questa la caratteristica che lo rende illeggibile per le difese avversarie, il brasiliano spacca letteralmente in due la linea opposta perché in grado di correre come pochi palla al piede, oggi Pioli ha a disposizione il quid mancante in termini di estro ed inventiva. Fattore che – a bocce ferme – distanziava la Lazio dai top club italiani: con un Felipe Anderson in versione monstre le ambizioni biancocelesti possono crescere vertiginosamente. Un imperativo per i presidenti di Juventus, Inter, Lazio e Palermo: non vendeteli! No, non vendeteli. Il più a rischio in tal senso sembra essere Dybala: senza nulla togliere ai rosanero, il suo tenore potrebbe presto essere sproporzionato rispetto alle dimensioni della piazza. E’ bene che una società italiana si faccia trovare pronta: il senso è unico, non lasciamoli andare. Sono il nostro presente, vero, ma ancor di più il nostro futuro. E il futuro non si vende a nessuno.

2015

Liga, Soriano stende il Valencia: Villarreal quarto

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

ligacn24
Continue Reading

2015

Roma, Gerson in Italia il 6 gennaio | Sky Sport

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

gerson
Continue Reading