2009
La “mission impossible” della Juve in Champions e il rischio (serio) di arrivare settimi
Dunque, a 12 giornate dalla fine la Juventus è sesta. Dopo la sconfitta interna col Palermo (uno 0-2 che fa il paio con lo 0-2 dell’andata) i bianconeri “? che inseguono disperatamente il 4Ã?° posto valido per la qualificazione al preliminare di Champions “? hanno 3 punti di svantaggio nei confronti dei rosanero (2 + 1 per lo svantaggio nei confronti diretti) e 1 nei confronti del Napoli (parità di punti, ma anche qui c’è lo svantaggio nei confronti diretti). Con 12 partite ancora da giocare, nulla è ancora compromesso, ma i motivi per essere pessimisti si sprecano. Innanzitutto, la Juve dovrà giocare 7 partite fuori casa e 5 in casa; e tra le 7 trasferte in programma, gli uomini di Zaccheroni dovranno giocare in casa di Inter (1^), Milan (2Ã?°), Napoli (5Ã?°), Sampdoria (7^) e Fiorentina (10^), oltre che di Udinese e Catania, squadre impegnate nella lotta per non retrocedere. Già questo basta a delineare uno scenario cupo; che diventa ancora più preoccupante se si ricorda il modo in cui la Juve di Zaccheroni era riuscita a raggranellare gli 8 punti in 4 partite (2 pareggi e 2 vittorie) che le avevano permesso di riacciuffare il 4Ã?° posto. Pur con un barlume di gioco che nell’era-Ferrara era completamente assente, la Juventus aveva ad esempio battuto il Genoa grazie a un rigore completamente inventato per una ridicola caduta di Del Piero fuori area; caduta di Del Piero (nemmeno sfiorato da Diakite) che già contro la Lazio (1-1) aveva procurato alla Juve un rigore, realizzato, al 100 % inesistente.
E insomma. Non ci interessa, qui, riesaminare alla moviola episodi poi rivelatisi decisivi ai fini del risultato; quel che importa sottolineare è come pareggi si siano trasformati in vittorie, e sconfitte in pareggi, anche per circostanze fortunate. Dopodichè, è bastato che la Juve ritrovasse sulla sua strada un avversario più forte di Lazio, Livorno, Genoa o Bologna (come il Palermo), e un arbitro meno ridicolo di Saccani e Mazzoleni (come Valeri), ed ecco che il gol in fuorigioco di Del Piero non viene più convalidato e la maggiore qualità del gioco degli avversari prende il sopravvento. Con tutta la stima che abbiamo per Zaccheroni, che sta facendo il massimo, vogliamo dire che la Juventus, realisticamente, è destinata a incappare in difficoltà massime, non inferiori a quelle avute col Palermo, in tutte e 7 le trasferte che la attendono: che in ordine di calendario sono Firenze, Genova (Samp), Napoli, Udine, Milano (Inter), Catania e Milano (Milan). E questo significa, come già abbiamo detto al momento dell’insediamento di Zaccheroni, che la qualificazione della Juventus alla Champions League sarà (sarebbe) un miracolo. Per qualità di gioco, Palermo e Napoli si fanno nettamente preferire; e fossimo in Zaccheroni, non ci sentiremmo sicuri nemmeno del sesto posto visto che la Sampdoria, che insegue la Juve a “? 2 (1 punto + 1 per svantaggio nei confronti diretti), dovrà giocare 7 volte in casa e 5 in trasferta. Esattamente il contrario di quel che aspetta i bianconeri.
Venendo al match col Palermo, qualche considerazione a briglia sciolta.
1) La Juve ha speso 25 milioni per Diego, il Palermo 6 per Pastore. Tra i due, voi oggi chi scegliereste?
2) La Juventus ha speso 25 milioni per Melo dopo essersi liberata, già da un paio di anni, di Nocerino. Sorvolando sul fatto che qualcuno aveva scambiato Melo per Rivera (un regista), chi ha giocato meglio come mediano: Melo o lo spernacchiato Nocerino? In pratica: se la Juve avesse lasciato Melo a Firenze e avesse tenuto Nocerino e Zanetti, non sarebbe stato meglio? Per la squadra e per le casse sociali?
3) Complimenti a Del Piero. Che per la smania di vedersi riconosciuta la paternità del gol dell’1-1 (deviazione impercettibile sul tiro di Cannavaro) ha reso chiaro a tutto il mondo, oltre che al guardalinee, che il gol era viziato da un fuorigioco attivo proprio del capitano.
4) Candreva. Nessuno discute i suoi numeri, ma ha un senso farlo giocare in quella posizione, più da terzino che da trequartista? Perchè acquistarlo, impegnandosi a versare 7,5 milioni della metà all’Udinese, se poi il ragazzo deve giocare fuori ruolo, senza benefici per la squadra, visto che il suo posto in campo sarebbe quello di Diego? à? un altro piacere che la Juve fa a Lippi? E se sì, non sarebbe ora di smetterla?
5) à? tornato Cannavaro. Che a 2 metri di distanza è rimasto rispettosamente a guardare Miccoli sistemarsi il pallone, girarsi e battere a rete per il gol-capolavoro dell’1-0. Sinceramente: non era meglio quando il capitano azzurro sedeva in panchina accanto a Grosso? O anche qui c’è Lippi che preme per riavere i suoi eroi di Berlino tirati a lucido (si fa per dire) per il leggendario bis mondiale in Sudafrica?
Paolo Ziliani