2014

La Lazio è un’Aquila rapace, il Sassuolo ci prova: vince il cuore biancoceleste

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SERIE A LAZIO SASSUOLO SINTESI – E’ terminato pochi minuti il posticipo della 25esima giornata del campionato italiano, che ha visto all’Olimpico affrontarsi Lazio e Sassuolo. Vittoria di cuore della squadra biancoceleste, che, nonostante le difficoltà incontrate contro un arrembante Sassuolo, riesce a portare a casa l’intera posta in palio. Rammarico per la squadra di Malesani, che aveva sfiorato il sogno di fermare i biancocelesti.

PRIMO TEMPO – Clima surreale con uno stadio pieno, ma in totale contestazione nei confronti del presidente Claudio Lotito, a cui hanno rivolto striscioni e migliaia di cartoncini con la scritta “Libera la Lazio”. Buona iniziativa della squadra ospite sull’asse Floccari-Biondini, ma la difesa biancoceleste tiene bene. La Lazio, invece, manovra con calma, senza scoprirsi, per cercare gli spazi giusti per sorprendere i neroverdi. Timidi tentativi di ripartenza da parte del Sassuolo, ma la Lazio è brava a ripiegare, meno nel proporsi pericolosamente in avanti. Il primo squillo del match arriva al 15’ con il tiro di Gonzalez, che però non è preciso nella sua conclusione dalla distanza. Quello del Sassuolo, invece, al 22’ con Biondini, che, anziché calciare, passa a Chibsah, il quale cerca con uno spiovente Rosi, che non riesce ad impensierire Berisha di testa. La prima vera occasione si registra al 23’ con il tiro di Klose: lancio di Ledesma per Lulic, che mette la palla indietro per Klose, il quale prima spara addosso ad Ariaudo e poi prova a sorprendere Pegolo di testa, senza però inquadrare la porta. Difesa del Sassuolo bloccata e allora Candreva al 27’ cerca la soluzione personale, ma il suo tiro non è preciso. Esplode l’Olimpico al 36’ con un siluro di Radu, che da trenta metri ha calciato una bordata imparabile per Radu e ha sbloccato così una partita molto difficile per gli attaccanti biancocelesti. Timida reazione del Sassuolo, che però non ha né la velocità né la qualità per impensierire la retroguardia di Reja.

SECONDO TEMPO – Si riparte con ritmi più alti nella seconda frazione di gioco: spinge l’acceleratore Candreva sulla destra, ma senza trovare la giusta imbucata. Sembrava fatta per Klose all’11’, quando un tiro di Radu gli finisce sui piedi: il suo sinistro, però, sfiora il palo. Si riabbassa l’intensità del match, che sembra la fotocopia del primo tempo: manovra lenta e pochi spazi, poi al 24’ il tentativo di Berardi, che si libera della marcatura di Lulic e sfodera un tiro che però sorvola la traversa. Il gol è nell’aria e arriva al 27’ con l’ex Floccari, che anticipa Ciani e batte Berisha dopo un azione in contropiede di Berardi. La Lazio, però, reagisce subito e con rabbia e trova il gol con Klose: dopo un giro di lancette Ziegler perde la palla e Gonzalez lancia Klose che non fallisce a tu per tu con Pegolo. Si fa male lo svizzero, che lascia il posto a Floro Flores e proprio l’attaccante trova il gol del pareggio: al 33’ entra nei marcatori trasformando bene un calcio di punizione. Non ha molto tempo per gioire la squadra di Malesani, che si lascia sorprendere in occasione del tiro cross al 38’ di Radu, che trova la deviazione di Cannavaro e finisce alle spalle di Pegolo. La squadra emiliana prova l’ennesima rimonta, gettandosi in avanti, e ci prova in contropiede grazie ad un errore di Lulic, ma Berardi, lanciato in profondità da Floro Flores, viene anticipato dall’attento Berisha. 

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