2014

La Juve muove le torri per vincere l’Europa League

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Svolta nelle ultime ore, si lavora al restyling dell’attacco

SERIE A JUVENTUS CALCIOMERCATO – Come nel celebre gioco degli scacchi, dove la torre può muoversi in orizzontale e verticale a gradimento di chi la comanda, così Antonio Conte con le sue torri: c’è aria di restyling per le pedine offensive dello scacchiere bianconero, non ha convinto in tal senso il ricorso alle alternative Giovinco e Quagliarella nella sconfitta subita dalla Juventus in Coppa Italia contro la Roma.

I PUNTI FERMI… – Sono Carlos Tevez e Fernando Llorente. E lo sanno anche i muri. Dopo un periodo standard di ambientamento lo spagnolo si è manifestato in tutto il suo valore – un repertorio piuttosto completo fatto di gioco aereo e buoni fondamentali – acquistando con forza e credibilità il ruolo di partner dell’inamovibile Tevez. Che da fuoriclasse assoluto ha saltato anche lo step di ambientamento partendo subito a razzo in una realtà per lui totalmente inedita: è vero, l’argentino non ha brillato in Champions League ed è questa una delle cause della sorprendente eliminazione dei bianconeri, ma non può essere nascosto come il rendimento dell’ex attaccante del Manchester City sia un fattore decisivo nell’andatura record che la Juventus ha impresso al campionato italiano.

… E LA CARENZA DI ALTERNATIVE – Una risorsa di assoluto valore ci sarebbe eccome e risponde al nome di Mirko Vucinic ma le evoluzioni legate al calciomercato, con la storia oramai arcinota del suo mancato passaggio all’Inter, ha di fatto privato Conte dell’apporto del montenegrino. Poco male quando si lotta su un solo fronte, ma la Juventus vuole affermarsi anche in territorio internazionale con una finale di Europa League da raggiungere ed eventualmente vincere proprio in quel di Torino. La già citata sfida di Coppa Italia disputata nello scenario dell’Olimpico di Roma boccia in tal senso Quagliarella e Giovinco. Da qui l’accelerata proposta da Conte e promossa dalla società: vivere da leoni – e non da spettatori come era lecito attendersi – le ultime ore di mercato per cercare di piazzare le cessioni di Vucinic e Quagliarella (che ha più mercato di Giovinco) per procedere ad almeno un innesto di valore.

I PROFILI – Premesso che la Juventus in questa sessione di calciomercato spenderà soltanto quanto eventualmente incassato – sia per aderenza al fair play finanziario che per questioni strettamente numeriche di organico – le cessioni anticipate diventano requisiti necessari per accelerare le trattative in entrata. Il nome bollente è quello di Pablo Daniel Osvaldo: richiesto al Southampton (esperienza fallimentare in Premier, condizionata da vicende caratteriali e limiti sotto il profilo della continuità di rendimento) con la formula del prestito con diritto di riscatto, l’italo-argentino può arrivare a Torino e rinforzare l’attacco a disposizione di Conte. Ma cosa porterebbe Osvaldo in dote? Prima punta atipica perché sa fare gol così come è in grado di svariare sull’intero fronte offensivo per sfruttare tecnica e velocità. Perfetto in tandem con Tevez, può giocare all’occorrenza anche con Llorente. Ed il clamoroso scenario Pato è tutto da decifrare nelle prossime ore. La riflessione: è opportuno per la Juventus stravolgere un reparto in corso d’opera considerando la perfezione con la quale si muove la macchina di Conte? Verrebbe da dire di no per rimandare ogni discorso a giugno. Ma evidentemente chi partirà è stato ritenuto non in grado di fare la differenza nelle coppe ed il tecnico pugliese vuole una rosa di perfetti sostituti. Ore roventi, la Juve cambia.

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