2017

La Juve e la sindrome di Cardiff. Ma stavolta ci sono degli aspetti positivi

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Pesante sconfitta per la formazione bianconera in Barcellona-Juventus. Torna il fantasma di Cardiff ma non tutto è da buttare

Messi, Rakitic e Messi hanno condannato la Juventus alla prima sconfitta in Barcellona-Juventus, primo match stagionale, in Champions League. La formazione di Massimiliano Allegri è scesa al Camp Nou in formazione rimaneggiata. Chiellini, forse l’assenza più pesante insieme a quelle di Mandzukic, Khedira, Marchisio, Pjaca, Cuadrado (squalificato) e Howedes. Quasi un’intera formazione che, schierata insieme non sfigurerebbe contro nessuno. La mission (quasi) impossibile della Juventus ha però caricato i bianconeri. Allegri ha scelto De Sciglio terzino destro, Barzagli e Benatia al centro della difesa e il classe ’97 Bentancur in mediana. Il modulo inedito, il 4-3-3 o se preferite il 4-3-2-1 sembrava aver dato i suoi frutti nel primo tempo.

La Juventus ha lasciato il pallino del gioco al Barcellona chiudendo però ogni varco tra difesa e centrocampo e non concedendo spazi in campo aperto a Messi e compagni. La tattica di Allegri sembrava funzionare molto bene. La Juve ha creato 4-5 occasioni da gol importanti (una con De Sciglio, un paio con Dybala, una con Higuain e una con Pjanic) ma non è riuscita a concretizzarne nemmeno una e alla prima vera occasione concessa al Barça è capitolata. Ieri sera i tifosi bianconeri hanno rivissuto la notte di Cardiff. Il 3 giugno la Juve ha disputato un ottimo primo tempo, tenendo testa al Real Madrid e dando l’impressione di poter portare a casa la partita. La stessa sensazione si è rivissuta ieri sera al Camp Nou.

La Juventus ha affrontato a testa alta e a viso aperto il Barcellona, lottando ad armi pari nel primo tempo. Il gol di Messi al 45′ però ha cambiato tutto. La Juventus non ha reagito e nella ripresa non è praticamente scesa in campo. Ricordate Cardiff? I bianconeri nella ripresa non sono mai riusciti ad entrare in partita e hanno concesso campo e spazio al Real Madrid che ne ha approfittato e ha realizzato 3 gol. Il Barça si è ‘limitato’ a farne altri 2 con la Juventus completamente in bambola. I bianconeri, nonostante l’inserimento di un mastino come Matuidi hanno inevitabilmente sofferto a centrocampo e sono stati schiacciati dalla classe dei vari Rakitic, Iniesta, Busquets (ricordate Casemiro, Modric e Kroos?). Problemi anche in difesa con la coppia BarzagliBenatia che ha deluso, specie nella ripresa e a questo punto la domanda è lecita: perché far fuori Rugani?

Barcellona-Juventus come Real Madrid-Juventus. Ma la sfida del Camp Nou ha lasciato anche dei segnali positivi. La Juve è scesa in campo con una formazione rimaneggiata. Non è un alibi ma un dato di fatto. L’assenza di Chiellini e Mandzukic, due guerrieri, l’esperienza di uno tra Khedira e Marchisio al posto del positivo ma inesperto Bentancur, la tenacia di Howedes al posto dei troppo statici Benatia e Barzagli o al posto di Sturaro, schierato al 40′ da terzino al posto dell’infortunato De Sciglio, tutti elementi importanti che avrebbero potuto cambiare la sfida. Siamo solo al 12 settembre. I detrattori di Allegri si sono già fatti sentire. Le vedove di Bonucci anche. Ma la stagione è appena iniziata e c’è tutto il tempo per rimediare.

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