2013

La Juve consolida la leadership. Ma che fatica!

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La Juve batte l’Udinese in pieno recupero

Alla fine la Juventus è riuscita a scardinare la difesa dell’Udinese e a portare a casa i tre punti per staccare la Roma di tre punti consolidando la vetta della classifica. Ma che fatica. Per tutti e 90 i minuti i bianconeri hanno fatto molta molta fatica. Merito di un’Udinese ottimamente disposta in campo da Guidolin che aveva retto all’urto dei campioni d’Italia senza fare nemmeno troppa fatica e rischiando, oltretutto, di portare a casa il risultato pieno se non si fosse trovato di fronte un Buffon in grande spolvero. Ma Llorente, in pieno recupero, ha sferrato il colpo del ko ferendo a morte i friulani che forse avrebbero meritato di tornare a casa con almeno un punticino in saccoccia. Ma, come ha detto Guidolin a fine gara, questo è il calcio e alla fine è venuta fuori una bella partita con continui capovolgimenti di fronte e diverse occasioni, sia da una parte che dall’altra. E il fatto che sia Buffon che Brkic siano stati tra i migliori in campo ne è la dimostrazione.

E proprio il numero uno ospite, dopo 8 minuti, deve già scaldarsi i guanti volando sulla gran botta di Tevez. Poi, tre minuti dopo, Llorente lancia Marchisio che però stoppa male e fa sfumare una ghiottissima occasione. Al 19’ Llorente fa tutto bene ma spreca: stoppa benissimo il passaggio di Barzagli, aggira Danilo e poi, anziché tirare con il sinistro, preferisce dribblare di nuovo l’avversario perdendo l’attimo fuggente anche per l’assist per Tevez. Ma alla prima ed unica occasione l’Udinese rischia di fare malissimo: Di Natale aggira Bonucci che si fa rubare ingenuamente palla, si presenta a tu per tu con Buffon e tenta lo scavetto. Il numero uno bianconero resta in piedi e sventa la minaccia grazie all’aiuto di Barzagli, ma per fortuna della vecchia Signora il numero dieci friulano ignora Fernandes, solissimo in mezzo all’area di rigore.

Nella ripresa succede quello che ci si attende: padroni di casa all’assalto, ospiti chiusi a riccio a difendere il risultato e a ripartire con velenosissimi contropiede. E proprio da uno, al 7’, di questi scaturisce il secondo miracolo di Buffon su Di Natale che da pochi passi si lascia ipnotizzare dopo la smanacciata su tiro-cross di Fernandes. Dieci minuti è ancora il numero uno della Nazionale protagonista: Lazzari lo costringe al calcio d’angolo con un tiro velenosissimo sotto la traversa. A quel punto la Juve decide di accelerare e di rischiare anche in contropiede schierando il tridente: dentro Quagliarella per De Ceglie. La mossa da subito gli esiti sperati. Tevez si fa parare un bel diagonale da Brkic e poi calcia alta una punizione dal limite. A tre minuti dal 90’ proprio l’attaccante di Catsellammare di Stabia costringe ancora il numero uno friulano al miracolo che tiene a galla i suoi. Ma il gol è maturo: al 44’ Allan salva sulla linea un colpo di testa di Llorente che al 91’ sfrutta al meglio il tiro sbilenco di Lichtsteiner segnando il gol partita e regalando la vittoria alla Juventus.

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